È mistero sulle condizioni di Chavez: da Stalin a Franco… quando il leader non deve morire
Tra conferme e smentite resta il mistero sulle condizioni del presidente venezuelano Hugo Chavez. Oggi il ministero degli Esteri ha dichiarato ufficialmente che l’informazione della morte del presidente è falsa. Tuttavia i diplomatici non hanno risposto alla domanda riguardo la possibilità di mostrare in pubblico foto e video che confermino la notizia. La nota arriva in risposta all’ambasciatore di Panama presso l’Organizzazione degli Stati Americani Guillermo Cochez che aveva dichiarato: «Il presidente, probabilmente, è stato staccato dagli apparati elettromedicali vitali quattro giorni fa».
Un balletto di dichiarazioni che appartiene alla storia delle agonie di molti dittatori. Emblematico quanto accadde con Francisco Franco, morto a 83 anni nella notte tra il 19 e il 20 novembre 1975 dopo un’agonia di 35 giorni. Ma un accanimento terapeutico (negli ultimi giorni il ricorso all’ipotermia per mantenere il corpo a una temperatura di 33 gradi) aveva consentito di ritardarne la morte clinica. Nei due anni precedenti, il Caudillo spagnolo era stato dato moribondo con una grande frequenza. Tanto che il corrispondente de La Stampa dieci giorni prima della morte di Franco, parlando del generalissimo per l’ennesima volta in fin di vita scriveva: «Questa è la quinta agonia del vecchio tiranno. Alla terza ci fu il passaggio provvisorio dei poteri di capo dello Stato a Juan Carlos; se ce ne sarà una sesta — a questo punto tutto è mostruosamente possibile — aumenteranno le poche voci che ora chiedono se non sia giusto rompere ima situazione assurda e dichiarare l’incapacità del Caudillo. La decisione è lacerante, il mito verrebbe frantumato, l’intera falange si leverebbe a difendere l’integrità del suo capo». Situazioni analoghe a quelle vissute dai dittatori dell’Unione sovietica e della Cina. Da Stalin ad Andropov, da Stalin a Deng Xiapoing.
Tuttavia, il primatista di dichiarazioni di morti presunte rimane Fidel Castro. Tuttora vivo e vegeto, il leader cubano, 87 anni, è stato dichiarato morto almeno una decina di volte. L’ultima, nell’ottobre scorso. In quella occasione ha risposto direttamente Castro: «Uccelli del malaugurio. Non ricordo neppure cosa sia un mal di testa».