Il leader della Svp nei guai: «Spese allegre per cambio gomme, bollo auto e dentista»
Un milione 653 mila e 609 euro: questo è l’esatto ammontare del danno contestato dalla Procura regionale della Corte dei Conti al governatore altoatesino Luis Durnwalder. Il procuratore regionale Robert Schuelmers ha inviato gli inviti a giustificare le spese e ora la difesa avrà 30 giorni di tempo per presentare la controdeduzioni. Al presidente della giunta provinciale vengono contestati pranzi di Natale, regalie, offerte a privati e associazioni ma anche trasferimenti sul suo conto personale.
Sono due i filoni d’inchiesta aperti nell’autunno scorso dalla Procura regionale della Corte dei Conti sul governatore altoatesino: il primo riguarda il denaro pubblico utilizzato nel 2011 per la festa a Castel Tirolo per i 70 anni del presidente della giunta e il secondo – decisamente più importante – è relativo alle modalità di impiego del «fondo riservato» (72 mila euro l’anno) a disposizione di Durnwalder dal 1994 a oggi.
Tra le spese «aventi in molti casi una matrice esclusivamente personale», vengono citate il dentista, l’assicurazione, il cambio gomme e la benzina per l’auto privata. Ma anche l’Ici, il canone Rai per Bolzano e Falzes, medicinali e alimentari. Nella lista del pm ci sono pure un campanaccio per pecore, uno schiaccianoci (1.250 euro), una sua gigantografia vestito in abiti tradizionali da un milione di vecchie lire. Secondo il pm Durnwalder avrebbe pagato coi soldi del fondo anche un ritratto della figlia (3.500 euro). Il governatore simbolo della Svp, dal canto suo ha ribadito la correttezza della sua gestione del fondo spese.
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano e leader della Sudtiroler Volkspartei-Svp, da sempre sodale del centrosinistra, giusto un paio di settimane fa era rientrato nel dibattito nazionale per una sorta di ultimatum a Bersani: «Siamo alleati organici del Pd – aveva avvertito Durnwalder – ma Bersani deve mettere nero su bianco che la nostra autonomia è indiscutibile e che deve essere protetta anche a livello internazionale».