“Italiani in coda per riavere l’Imu”. Ma spuntano solo foto d’archivio o false file organizzate dal Pd
La denuncia dei sindacati tiene banco da un paio di giorni sui media nazionali: «La lettera di Berlusconi che promette la restituzione dell’Imu ha illuso la gente, in tanti si sono precipitati a fare la fila ai Caf», s’infuria la Triplice. Ma sfogliando i giornali si scopre che qualcosa non torna in quegli articoli titolati quasi tutti allo stesso modo per censurare il presunto “voto di scambio” del Cavaliere: “Lettera sull’Imu, anziani e pensionati in fila per chiedere il rimborso”, è la sintesi. Bene, ma le fonti? Le prove? Una verifica? Nulla. Anzi, i più autorevoli quotidiani nazionali, da Repubblica al Corriere, non hanno alcuna foto a corredo degli articoli, solo piombo e chiacchiere. In pratica dobbiamo fidarci a scatola chiusa di quello che dicono i sindacati, Cgil-Cisl e Uil, notoriamente ostili a Berlusconi e al centrodestra. Sono loro a raccontare di assalti di vecchini confusi ai Caf e alle Agenzie delle entrate ma di tutto questo sulla carta stampata non c’è traccia visibile: neanche un’immagine, un fotogramma, un povero Cristo illuso che chiede lumi a uno sportello con la lettera del Pdl tra le mani. Sui siti, invece, è un trionfo di fotografie a corredo degli stessi pezzi sulle “code”. Solo che qui non c’è una traccia di didascalia che riconduca le immagini a file vere e recenti legate alla restituzione dell’Imu. Fake? No, foto d’archivio, forse, magari di gente in fila per pagare le bollette, come nel caso di un noto quotidiano “free press” che pubblica una foto di una coda alla Posta (la stessa che abbiamo rimediato noi sul web e che pubblichiamo): alla Posta? Bollette in scadenza, forse, più che Imu. Repubblica.it. invece, fa una cosa ancora più astuta: pubblica un video integrale di una lunga coda di anziani e giovani in attesa di riavere l’Imu. Poi però è specifica che si tratta di un’iniziativa provocatoria degli elettori di Giorgio Ambrosoli, a Monza, tutti del Pd. Un vero, verissimo falso. Ma in campagna elettorale, si sa, tutto fa brodo.
Il video “provocatorio” di “Repubblica: