La Camusso e il silenzio di Bersani: il trucco c’è (e si comincia a vedere)

8 Feb 2013 18:16 - di Francesco Signoretta

La mancanza di qualsiasi proposta economica da parte di Bersani nasconde qualcosa. È un trucco o una trappola. O meglio, è una furbata perché in campagna elettorale è meglio star zitti piuttosto che perdere voti. Ciò non toglie che, giorno dopo giorno, appare evidente che la sinistra abbia sempre lo stesso tic, far piangere i ricchi, con un piccolo particolare: i ricchi non sono soltanto coloro che hanno patrimoni enormi ma anche chi ha una situazione più o meno accettabile. Il piccolo borghese. O, per dirla come Sordi, il borghese piccolo piccolo. L’hanno dimostrato più volte, quando Berlusconi cancellò l’Ici (basta andare a rileggere le dichiarazioni del Pd, tutte a denunciare “l’aiuto” ai benestanti, come se impiccarsi economicamente con un mutuo fosse una prova di ricchezza) e ancor prima, quando il Cav eliminò la tassa di successione e di donazione (stesso copione, stesse parole). È una questione di dna, un tic che si trascina da decenni, dall’operaismo al sindacalismo rosso, dalla lotta di classe (che serviva per raggranellare voti) alle battaglie degli anni Settanta. Oggi il Pd deve dare i resti alla Fiom e alla Camusso, oltre che a Vendola, costretti a giustificare la loro esistenza con la lotta dura e pura, quindi sottobanco si continua ad accarezzare l’idea della patrimoniale. Che non è la radiografia dei capitalisti ma di chiunque sia riuscito a mettere da parte una monetina da un euro o che – apriti cielo – abbia mandato il figlioletto a fare sport, altra prova di ricchezza.  Non a caso Angelino Alfano ha avvertito che «la linea di politica economica della sinistra la dettano la Cgil e la Camusso che propongono una patrimoniale da 40 miliardi di euro» Questa imposizione darebbe una botta fortissima al ceto medio italiano, ancora più forte di come l’ha data l’Imu sulla prima casa voluta da Monti. Il trucco c’è e si comincia a vedere: se vince Bersani aumenteranno le tasse. Più o meno la stessa cosa che è accaduta con Monti. Forse è per questo che fanno finta di litigare, ma  hanno già l’intesa in tasca.

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