La Casa Bianca gela i montiani: «Non parteggiamo per nessuno. Spetta al popolo italiano decidere»
«Gli Usa non parteggiano o appoggiano alcun partito politico nelle elezioni di altre nazioni. Alle elezioni italiane tocca al popolo italiano decidere». Così la portavoce della Casa Bianca, Caitlin Hayden risponde sulla conversazione tra Barack Obama e Giorgio Napolitano e l’eventualità che Washington faccia il tifo per Monti.
Una precisazione doverosa, ma inequivocabile, dopo che la dichiarazione di rito di Obama era stata interpretata come un endorsement in favore del premier uscente. «L’Italia – aveva detto dopo l’incontro – ha fatto grandi progressi con il primo ministro Mario Monti avendo intrapreso un ambizioso piano di riforme e avendo giocato un ruolo decisivo negli sforzi per risolvere la crisi europea. È cruciale per l’Italia andare avanti su questa strada di riforme». Un elogio del governo uscente è quasi di prammatica nelle diplomazie occidentali. Per capire il tenore dell’incontro pubblico, andrebbe letta la trascrizione dell’intervento di Obama. «Sono felice di incontrare il mio amico Napolitano il giorno dopo San Valentino, perché l’Italia è il paese dell’amore». Insomma, italiani spaghetti-mandolino-latin lover. Come se il nostro Capo dello Stato ricevendo la delegazione cinese avesse parlato del riso oppure incontrando il presidente argentino avesse esordito dicendo di amare il tango. Toni molto informali, anche quando il presidente americano ha ricordato la “scampagnata” italiana con una risata: «L’ultima volta che siamo venuti abbiamo avuto un’accoglienza formidabile. Le mie figlie non fanno che chiedermi quando torniamo in Italia» (E qui il sito della Casa bianca aggiunge: “risata”. Nel senso che la venuta in Italia è rimasta nella memoria più come gita turistica che come visita di Stato). Più paludate le frasi ufficiali dalla Casa Bianca, dove p stato ribadito che l’incontro è stato «mirato sui rapporti che l’Italia e l’Ue hanno con gli Usa in un ottica di ripresa e sviluppo», con il presidente americano che ha anche «chiesto informazioni sulle elezioni e sul possibile nuovo governo», con un atteggiamento «impeccabile», cioé a dire mantenendo una posizione neutrale. E da parte dell’amministrazione Usa «non esiste la preoccupazione che l’Italia possa finire come la Grecia». Oggi l’ennesima dichiarazione ufficiale: «Gli Usa non fanno il tifo per nessuno». Un messaggio a tutti, soprattutto ai montiani che vorrebbero arruolare tra le loro fila pure Obama.