La restituzione dell’Imu attrae tre milioni di “indecisi” verso il Pdl
Tutti ne parlano. La sinistra per demolirla, Monti perché è disorientato, il Pdl perché l’approva. Ma la proposta-choc di restituire l’Imu della prima casa incontra consensi soprattutto tra gli italiani, almeno a giudicare dai sondaggi. L’annuncio in soli due giorni di fatto ha contribuito ad accorciare la distanza tra la coalizione di centrodestra e quella capeggiata da Pierluigi Bersani. L’idea lanciata da Silvio Berlusconi piace all’elettorato del Pdl (89%), ma soprattutto ha un forte appeal sugli indecisi. Secondo i dati pubblicati da Renato Manheimer sul Corriere della Sera la restituzione della tassa imposta dal governo dei tecnici potrebbe convincere il 32% degli elettori che non hanno ancora le idee chiare e che guardano con interesse alla proposta, mentre il 4% di loro già si dichiara propenso. Un dato non da poco. «È proprio la quota di indecisi al voto – si legge sul quotidiano di via Solferino – che però approva l’idea di Berlusconi, a costituire l’oggetto delle sue mire: si tratta di circa 2-3 milioni di elettori, spesso provenienti dal centrodestra, parte dei quali spera di riconquistare grazie alla sua idea». In sostanza, Berlusconi riesce a recuperare quell’elettorato che si era allontanato dal Pdl o si era disaffezionato al partito. Nonostante vi sia una forte componente di scetticismo, secondo il sondaggio di Mannheimer il 32%, degli indecisi ha accolto positivamente la proposta. Tra i votanti per Berlusconi il 90% risulta favorevole alla sua idea e solo il 6% contrario. Ancora, tra l’elettorato del Pdl, l’80% definisce la proposta come credibile, anche se un 16% è del parere opposto. Mannheimer, sottolineando «che gli indecisi sono spesso anche attratti dall’astensione», ha osservato che alla domanda se la proposta li avrebbe portati a prendere maggiormente in considerazione il voto per il Pdl, «il 4% degli attuali indecisi (escluso quindi chi ha già formato in questi giorni la propria opzione , anche a seguito della propots a di Berlusconi) risponde positivamente». In sostanza, ha concluso il sociologo, la proposta del leader del Pdl «è stata accolta con perplessità dalla maggior parte dell’elettorato. Ma ha colpito positivamente una porzione degli indecisi, ciò che era il primo scopo del Cavaliere, riuscendo così a portare a votare per il Pdl una parte di quanti ieri erano ancora tentennanti». Non solo, «diversi tra quanti sono oggi rimasti ancora più indecisi , sono stati colpiti dalla proposta, senza essere, tuttavia, persuasi totalmente a optare per Berlusconi». È solo un altro tassello per accorciare la distanza col centrosinistra.