Ma se Errani sblocca 70 milioni per i terremotati a urne quasi aperte, non è mica voto di scambio…
La Procura di Roma, come si sa, indaga sulla lettera del Pdl in cui si promette la restituzione dell’Imu in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni. L’ipotesi di reato è quello di “voto di scambio”. È interessante notare che in questo caso i giudici indagano sulla possibilità che un politico prometta in cambio di un sostegno nelle urne; ma se un politico sblocca soldi, anche se dovuti, in prossimità del voto, l’ombra del sospetto che possa trattarsi di uno scambio non viene sollevato. Per esempio, oggi, alla vigilia del voto, in una regione rossa come l’Emilia, il commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani ha sbloccato oltre 72,8 milioni di euro, messi a disposizione dall’Inail, per le imprese vittime del terremoto che hanno carenze strutturali nei capannoni e per i quali occorre intervenire per aumentarne la sicurezza. «Con questo provvedimento la Regione Emilia-Romagna aggiunge un altro tassello a quelli già assunti, sostenendo le imprese insediate nelle aree colpite dal sisma che non rientravano in una precedente ordinanza relativa alla riparazione delle imprese danneggiate», scrive Errani in una nota. Il presidente fa benissimo a divulgare questa ottima notizia per le imprese vittime del terremoto, è giusto e doveroso, non si può certo stare lì a guardare il calendario. La speranza però è che nessun magistrato ci noti malizia o faccia retropensieri su ammiccamenti agli elettori, che a noi, sia chiaro, paiono del tutto inesistenti. Ma la questione di fondo resta, se la sola promessa, se fatta da Berlusconi, riesce a generare un’inchiesta, ci sarà un occhio di riguardo solo per lui?