Torna di moda la spallata giudiziaria a Berlusconi. Ghedini: «Si riciclano vecchie inchieste archiviate…»
Silvio Berlusconi fu l’ istigatore prima e l’autore materiale poi dell’ “Operazione Libertà”, una strategia tesa a portare al centrodestra “il maggior numero di senatori tra quelli che avevano votato la fiducia” a Prodi, a partire da Sergio De Gregorio, che venne per questo “retribuito” con 3 milioni di euro complessivi. Lo scrivono i pm di Napoli nella richiesta di autorizzazione “a svolgere perquisizioni locali e ad acquisire tabulati” telefonici nei confronti dell’ex premier, inviata alla Camera. E su una cassetta di sicurezza nella disponibilità di Silvio Berlusconi sequestrata dalla Guardia di Finanza è stata depositata presso il Senato e la Camera una richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione su cui si dovrà esprimere il Parlamento. L’ultima offensiva all’ex premier, all’indomani del suo successo elettorale, arriva da Napoli, per il caso-De Gregorio ma anche da Reggio Emilia, dove i magistrati indagano Berlusconi per la lettera in cui promette la restituzione dell’Imu. «L’indagine in corso presso la procura di Napoli è totalmente destituita di ogni fondamento», ha fatto sapere in giornata l’avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi. «Innanzitutto – sottolinea il legale e parlamentare del Pdl – come già più volte accaduto in passato anche in questo caso se indagine vi dovesse essere questa sarebbe pacificamente di competenza della procura di Roma. Si ricordi che analoga indagine avviata proprio a Napoli nel 2007 è stata poi trasmessa a Roma dove è stata puntualmente archiviata. Analoga sorte per la parte d’indagine rimasta a Napoli». Secondo Ghedini, quello al centro dell’inchiesta, “come già ampiamente acclarato, è stato un accordo politico alla luce del sole tra Forza Italia e il senatore De Gregorio. Tale accordo è stato depositato alla Camera dei Deputati e al Senato”. «L’onorevole Berlusconi è completamente all’oscuro di altre asserite dazioni di denaro in contanti di cui vi è indicazione in indiscrezioni di stampa. Il senatore De Gregorio aveva scelto di passare al centrodestra per ragioni politiche e non certo per denaro. In tal senso vi sono innumerevoli sue dichiarazioni», ha concluso Ghedini. Il Pdl, intanto, con una lunga serie di dichiarazioni di parlamentari, si schiera in difesa del Cavaliere e sottolinea la casualità, si fa per dire, del successo elettorale di Berlusconi e della ripresa delle attività di indagine a suo carico. In tanti manifestano apprezzamento per l’annunciata decisione di Alfano di mobilitare il Pdl in piazza per dare un segnale di reazione politica alla nuova ondata di inchieste. «Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi. Annunciamo fin da ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del popolo, della libertà e della democrazia italiana», ha dichiarato il segretario del Popolo della libertà.