A Firenze si ammirano le armature dei Samurai
Tra le tante mostre che allieteranno i turisti per le festività pasquali ce n’è una che merita particolare attenzione: quella che si è aperta venerdì al museo Stibbert di Firenze con un titolo decisamente semplice ma di sicura attrazione: “Samurai”. Si potranno visitare 70 pezzi dell’armeria giapponese collezionata da Frederick Stibbert, selezionati tra i più significativi in grado di evidenziare l’applicazione di materiali insoliti e preziosi, quali l’acciaio, la lacca, la seta, la cartapesta e le pelli, usati per disegni e modelli ornamentali molto originali. Il direttore del museo Enrico Colle spiega che il periodo cui si fa riferimento “va dalla metà del Seicento agli inizi dell’Ottocento, con 10 armature complete e singoli pezzi come elmi, spade, selle, archi e frecce”. L’armeria giapponese di questo museo, la più grande esposizione al mondo fuori dal Giappone, raccoglie 95 armature complete, 200 elmi, 285 tra spade corte e lunghe e armi in asta. Il museo nasce dalla passione per il collezionismo e per le armi antiche dell’inglese Frederick Stibbert, di madre toscana, che fece della sua villa una casa museo famosa nel mondo per la scenografica rassegna di armature.