Alfano: «Orogogliosi di aver fatto cadere Monti». Il Pdl da Bersani (senza Berlusconi)

25 Mar 2013 20:15 - di Redattore 92

Angelino Alfano si dice disposto alla nascita di un Governo Bersani se in presenza di un accordo per il Quirinale che «riconosca al Pdl la sua storia culturale trentennale». Ma, spiega il segretario del Pdl, «se ci dicono di no il popolo sceglierà» andando al voto. Intervenendo a Porta a Porta il segretario del Pdl è scettico sulla nascita di un esecutivo guidato Bersani: «Cerca qualche voto spiccio per un governo precario ma in tempo di crisi quale forza avrebbe un Governo formato in questo modo? Così si vuole consegnare il Paese all’instabilità». Il segretario del Pdl si dice poi orgoglioso di aver provocato la caduta di Monti: «Abbiamo risparmiato al Paese un mese di baratro e l’aggravarsi della crisi. Abbiamo fatto cadere un esecutivo – aggiunge Alfano – che stava facendo precipitare il Paese nel baratro». Quanto alle riforme Alfano replica alle obiezioni del Pd: «Abbiamo osato dire che il presidente della Repubblica dovesse essere eletto dai cittadini e abbiamo fatto approvare il provvedimento al Senato». Alfano quindi attacca la sinistra: «È inaccettabile – dice – aver nominato i due presidenti delle Camere, volere anche il presidente della Repubblica. Quanto alle riforme allora dico andiamo al voto e le farà la prossima maggioranza». A proposito delle voci che danno invece Lamberto Dini candidato per il Quirinale il segretario del Pdl preferisce sottrarsi al Toto-nomi: «Che Lamberto Dini goda di una stima trasversale è cosa nota ma noi non abbiamo fatto nomi, né offerto candidature per il Quirinale».

Nell’eventualità di nuove elezioni, il Pd potrebbe avere brutte sorprese. «Il Pdl è sopra il 24%, la coalizione con la Lega si colloca al 31,4% mentre il centrosinistra è sotto di 1,50 punti», dice il segretario del Pdl, rendendo noti gli ultimi sondaggi disponibili a via dell’Umiltà. «Dagli ultimi dati risulta che la coalizione di Monti è all’8,5%, Scelta Civica al 5% mentre Grillo si colloca al 24,9%. Quindi siamo la prima coalizione nel Paese». Alfano ha poi anticipato la composizione della delegazione del centrodestra che domani pomeriggio si incontrerà con Pierluigi Bersani. Sarà e formata dallo stesso Alfano, dai capogruppo del Pdl di Camera e Senato (Brunetta e Schifani) e da Roberto Maroni, segretario della Lega. Non parteciperà all’incontro Silvio Berlusconi, «come è stato deciso in una riunione oggi pomeriggio».

 

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