Firenze, ricordati i martiri delle foibe. Al controcorteo antagonista, cacciati Pd, Sel e Cgil
«Foibe: io non scordo» c’era scritto sullo striscione di apertura del corteo in memoria dei martiri delle foibe che si è svolto a Firenze organizzato da tutta l’area della destra fiorentina e toscana. La manifestazione si tiene ogni anno nel capoluogo toscano, animata da Casaggì, l’organizzazione giovanile sociale molto attiva a Firenze. E anche quest’anno, ovviamente, non poteva mancare un controcorteo, con molte meno persone naturalmente, organizzato dall’area antagonista che non consente agli avversari politici il ricordo e l’omaggio alle vittime dei titini. Al corteo del ricordo hanno partecipato militanti di Fratelli d’Italia, Pdl, La Destra, CasaPound e altre realtà locali. Numerose le bandiere tricolori e un altro striscione con la scritta «Onore ai martiri delle foibe». La manifestazione si è svolta, come ogni anno, in maniera ordinata e silenziosa. Il controcorteo di disturbo invece era animato dalla solita Anpi provinciale ed è stato caratterizzato da numerosi incidenti: la manifestazione era aperta da un furgone con bandiere rosse con falci e martello e uno striscione con scritto «Firenze è antifascista». I manifestanti hanno scandito slogan, accendendo fumogeni e alcuni di loro hanno intimidito e tentato di allontanare i fotografi dei giornali. Non potendo scaricare la loro rabbia sui nemici politici, gli antagonisti hanno poi litigato tra loro: poco dopo la partenza del corteo alcuni partecipanti che si erano presentati con le bandiere di Sel e del Pd sono stati obbligati ad abbassare i simboli di partito. Poco prima, alcuni esponenti della Cgil che avevano aderito alla manifestazione a titolo personale, posizionandosi in coda, tra cui il segretario provinciale della Cgil Mauro Fuso, hanno dovuto lasciare in tutta fretta la manifestazione dopo essere stati invitati ad allontanarsi. Insomma, sono stati cacciati. Al comizio conclusivo della manifestazione per i martiri delle foibe, hanno parlato gli esponenti del centrodestra Achille Totaro e Paola Frassinetti. Nel suo intervento Totaro ha criticato il contro-corteo organizzato a Firenze da “Firenze antifascista” (di cui fanno parte anche realtà antagoniste e centri sociali). Totaro ha chiesto che quello della tragedia delle foibe «sia un ricordo di tutti, perché non si può fare speculazione politica su una tragedia, ricordando anche i ragazzi di Salò e della Xmas che si opposero alle mire di Tito». Dopo Totaro è intervenuta Paola Frassinetti mentre il consigliere comunale Francesco Torselli ha letto un messaggio di Giorgia Meloni, assente per impegni di partito a Roma. «Le sofferenze che gli italiani del confine orientale hanno dovuto patire a causa delle mani assassine di Tito e dei suoi accoliti – ha scritto la Meloni – sono state vergognosamente acuite da connazionali che, per meschini motivi ideologici, hanno gettato disprezzo sulle vittime delle foibe e sui profughi che fuggirono in cerca di salvezza».