Grillo al Colle in versione “casta”: autista e auto blu. «No a Grasso, vogliamo il premier o due poltrone…»
Altro che bicicletta, la foto del giorno è quella di Beppe Grillo che arriva al Colle con l’autista privato (quelle dei paradisi fiscali in Costarica, per intenderci) in una monovolume blu dai vetri scuri che ricorda quelle che utilizza in genere la sua odiata casta. Ai giornalisti che lo attendono all’esterno del Quirinale mima il gesto dei soldi, forse in riferimento al costo dell’elegantissimo vestito, giacca tre bottoni e paltò in tinta, con il quale s’è presentato al cospetto di Giorgio Napolitano. Senza il guru Casaleggio, per fortuna del presidente, ma con i capigruppo di Camera e Senato Lombardi e Crimi, ai quali l’artista ha affidato il compitino di leggere una breve dichiarazione alla stampa al termine dell’incontro. Poche righe, senza diritto di replica dei giornalisti, per spiegare che al Colle i Cinque Stelle hanno chiesto di avere la possibilità di indicare un premier (ma al momento è mistero sul nome) e in alternativa di ottenere un paio di poltrone di presidente, quelle degli organismi di controllo del Copasir e della Vigilanza Rai. Ma Grillo aveva personalmente già preparato la sua dichiarazione, prima ancora di incontrare Napolitano, che ha piazzato poi sul suo blog pochi minuti dopo la fine della consultazione al Quirinale. E qui sono arrivate le notizie: «Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari “foglie di fico” come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma». Poi Grillo ha parlato dell’incontro con Napolitano. «Questa mattina mi sono recato al Quirinale… Il M5S è stato il primo per numero di voti alle ultime elezioni. Per questo chiede ufficialmente un incarico di governo per realizzare il suo programma, in particolare per realizzare le misure per il rilancio delle piccole e medie imprese, il reddito di cittadinanza e i tagli agli sprechi della politica. Finora, nonostante le dimensioni del successo elettorale, non è stata data alcuna rappresentanza istituzionale al M5S, non la presidenza della Camera, non la presidenza del Senato, che sono stati oggetto di contrattazione e mercanteggiamento tra i partiti e non espressione del riconoscimento del consenso elettorale». Grillo spiega di aver chiesto l’incarico per formare un governo e annuncia che se questo non accadrà i Cinque stelle andranno all’opposizione e chiederanno la presidenza delle Commissioni del Copasir e della Vigilanza RAI. «Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici…». Chissà se Bersani se ne farà finalmente una ragione.