Il Cav: la persecuzione giudiziaria contro di me è intollerabile
Nel giorno della sentenza-paradosso in cui Silvio Berlusconi è stato condannato per una intercettazione a fronte di un diluvio di intercettazioni che compaiono ogni giorno sui giornali con Berlusconi come intercettato, il leader del Pdl non poteva non commentare. «È davvero impossibile tollerare una simile persecuzione giudiziaria che dura da vent’anni e che si ravviva ogni qualvolta vi sono momenti particolarmente complessi nella vita politica del Paese», ha detto, aggiungendo che «la sentenza del Tribunale di Milano sulla vicenda Unipol comprova quanto sostengo da sempre, sono stato oggetto di migliaia di articoli di giornali e di trasmissioni televisive che hanno propagato ogni e qualsivoglia notizia di indagine sia coperta da segreto sia con divieto di pubblicazione. Ho presentato decine di denuncie in merito – aggiunge ancora l’ex premier – e mai e poi mai si è arrivati a un processo. In un caso hanno addirittura smarrito il fascicolo con la mia denuncia. E per la pubblicazione su un giornale non controllato in alcun modo da me, senza neppure portare a processo il direttore responsabile dell’epoca, mi si condanna perché avrei prima della pubblicazione ascoltato la intercettazione in oggetto. Mai l’ho ascoltata ma anche se l’avessi ascoltata, e non è vero, tutti hanno escluso che vi sia mai stata una mia compartecipazione a tale pubblicazione». Il leader del Pdl ha poi spiegato che «soltanto una vera e completa riforma della giustizia potrà consentire che ai cittadini italiani non accada ciò che continuamente accade a me da 20 anni e che continuerà ad accadere, poiché sono ben conscio che anche nei prossimi appuntamenti giudiziari non vi sarà spazio per le doverose assoluzioni che dovrebbero essere pronunciate nei miei confronti e che solo in Corte di Cassazione sarà possibile, come accaduto puntualmente ieri, ottenere giustizia». Infine, si apprende che Berlusconi non sarà a Roma per incontrare il premier Mario Monti in vista del summit Ue. Lo riferiscono fonti del Pdl, sottolineando che il medico ha dato parere contrario a uno spostamento da Milano. Il leader del Pdl salterà così anche l’Ufficio di presidenza previsto anch’esso oggi a Roma.