Le elezioni del Papa sulla stampa estera: gli inglesi rievocano “La mano di Dio”. I canadesi già lo chiamano “Frank”
Un cattolico, per di più argentino. Per gli inglesi peggio della Chiesa di Roma c’è solo la “nemica” Argentina delle Falkland e di Maradona. Da qui le prime pagine dissacranti: «La mano di Dio, Papa Francesco I, l’argentino» (The Sun) «La nuova mano di Dio. Un argentino eletto papa» (Daily Mirror). Più propositivi i francesi. Da destra Le Figaro: “Francesco, papa della fraternità” a sinistra con Liberation, storico quotidiano della gauche: «Il Nuovo Mondo al balcone. Il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, diventato Francesco I ieri, è il primo papa americano. Ha 76 anni». Guarda con speranza al nuovo Pontefice anche la stampa iberica. Secondo El Pais «l’elezione del gesuita argentino Bergoglio prevede un cambiamento nella Chiesa». «Il nuovo papa, che si chiamerà Francesco come il santo dei poveri, ha un profilo ortodosso nella dottrina e flessibile nelle questioni sociali». Oltre Oceano il Washington Post titola: “Francesco, una prima volta per il papato: i cardinali hanno scelto un uomo dai gusti semplici, di incrollabile spirito conservatore». Il New York Times apre con foto e titolo inequivocabili: «Un nuovo papa, dalle Americhe» evidenziando «con il nuovo papa, una scelta sia storica che convenzionale». «Padre Jorge emerge da radici modeste» è invece il titolo del ritratto del Wall Street Journal che non tralascia le accuse di «mancata forte opposizione alla dittatura militare» che in passato hanno coinvolto Bergoglio e i suoi difficile rapporti con i governi Kirchner. Comprensibilmente entusiasti i giornali di Buenos Aires: «Papa argentino», titola El Clarin. Gli fa da sponda la stampa brasiliana. «O papa das Americas» è l’apertura di O’ Globo. Tra le prime pagine più singolari, quella del canadese Calgary Sun: «Being Frank», a tutta pagina con la foto di Bergoglio: «Si prepara i pasti da solo e prende l’autobus per andare al lavoro. È papa Francesco».