Boldrini dà l’esempio e riempie l’ufficio alla Camera di “trombati”, compagni di partito e figli d’arte

5 Apr 2013 17:05 - di Guido Liberati

«Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l’ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato». Laura Boldrini lo aveva annunciato nel suo discorso d’insediamento da presidente della Camera. Detto, fatto. Nel suo ufficio di presidenza ha immediatamente trovato posto per chi ha perso il seggio, anzi, il lavoro. Di Roberto Natale, che sarà portavoce dopo essere stato candidato e trombato con Sinistra e libertà, si è detto e scritto abbastanza. Si sa meno degli altri nomi che L’Espresso ha pubblicato in anteprima. Consigliere politico sarà Carlo Leoni, candidato e trombato con Il Pd. Nel suo discorso la Boldrini aveva anche sollecitato la necessità di dare risposte ai giovani. Impegno mantenuto anche sotto questo punto di vista. Con un occhio particolare ai giovani figli di politici illustri. Così Giulia Laganà, figlia di Tana De Zulueta (la giornalista inglese che era venuta a darci lezioni democrazia e che ha lasciato tracce dimenticabili nella sua attività di parlamentare Ds) sarà addetta ai rapporti internazionali. Valentina Loiero, figlia dell’ex governatore della Calabria, Agazio Loiero (Ds), sarà a capo della comunicazione, nonostante la “macchia” del passato come giornalista del Tg5 berlusconiano .

Alla comunicazione internet l’unica mosca bianca: Giovanna Pirrotta può contare solo su un trasparente curriculum in Rifondazione comunista e da redattrice di Liberazione. Perché va bene non essere figli d’arte, ma almeno la tessera del partito giusto bisogna averla. Peccato che in tutto questo la neo eletta abbia di fatto quadruplicato lo staff derogando all’etichetta che prevede che il presidente della Camera si porti con sé solo un portavoce, ma faccia poi affidamento per gli altri incarichi sui numerosi e ben pagati giornalisti dell’Ufficio stampa di Montecitorio. In tutto questo, con sprezzo del ridicolo oggi la Boldrini ha sciorinato un altro sermone dei suoi. Dopo l’incontro con l’ambasciatore americano David Thorne, ha sospirato accorata: «Gli italiani stanno soffrendo, le istituzioni devono dunque dare l’esempio».  Assumendo i trombati, i compagni di sezione e i “figli di”?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *