Emma Bonino, la pasionaria che raccoglie la staffetta di Susanna Agnelli
«Grazie, grazie mille per gli auguri, ma non dirò niente prima del giuramento, sarebbe indelicato». Emma Bonino è il nuovo ministro degli Esteri e la seconda donna a guidare la diplomazia italiana dopo Susanna Agnelli nel 1995. La sua elezione mette d’accordo tutti:da sempre sulla linea estera è molto apprezzata dal centrodestra e su altre tematiche è vicina alla sinistra. Il suo nome è legato a quello del partito radicale e a Marco Pannella. Ed è stato proprio Pannella a complimentarsi per primo per la sua elezione: «Finalmente un governo che non ha paura della popolarità anti-populista di cui gode da oltre quindici anni Emma Bonino (costantemente censuratissima) e che il popolo italiano gli ha sempre riservato». Nata a Bra, in provincia di Cuneo, il 9 marzo 1948, e laureata alla Bocconi, Bonino ha avuto una lunga carriera politica, sia nazionale sia internazionale all’interno del partito radicale ed è stata eletta alla Camera per sei volte consecutive. Soprattutto, nei primi anni di attività anche lei, come Pannella, ha partecipato a scioperi della fame e della sete, oltre ad atti di disobbedienza civile. Nel 1979 è stata eletta al Parlamento europeo, e negli anni successivi ha avviato una serie di campagne per i diritti civili nell’Europa centrorientale. Sempre in quel periodo è nato il suo impegno per la creazione di una Corte Penale Internazionale (Cpi), entrata in vigore nel 2002, e di tribunali penali ad hoc per i crimini di guerra (poi nati per ex Jugoslavia e Ruanda). È stata eletta senatrice nell’aprile 2008 nelle liste del Pd. Prima era deputato europeo, ma faceva la spola con il Cairo, dove ha tra l’altro imparato l’arabo, diventando un attento osservatore e commentatore del mondo arabo. Il suo ingresso alla Farnesina sancisce il ritorno di un ministro dalla forte dimensione politica, dopo la parentesi tecnica di questi ultimi mesi. La leader radicale è stata ministro nel secondo governo Prodi, tra il 2006 e il 2008, responsabile per il commercio internazionale e le politiche europee. Qualche anno prima, tra il 1995 e il 1999, aveva avuto l’incarico di commissario europeo per gli aiuti umanitari e in un secondo tempo la tutela dei consumatori. Prima di spostarsi a Bruxelles, scelta dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Bonino era stata eletta nel 1994 per il Polo delle Libertà in Veneto.