Il Pd sale in ginocchio il Colle. «Giorgio, pensaci tu». Bersani tenta l’ultima carta: Napolitano bis
Giorgio, pensaci tu. La richiesta di prorogatio a Napolitano è l’ultima mossa disperata di Pierluigi Bersani nel tentativo di sbianchettare gli ultimi due (peggiori) giorni della sua vita politica. Dimissioni nel taschino, dopo aver strapazzato nottetempo i traditori in casa, il malcapitato segretario dei democratici è salito al Colle per fare quattro chiacchiere con il capo dello Stato. Mentre sulla rete impazza la foto del tabellone delle votazioni alla Camera con la scritta “Pier Luigi Bersani non risponde”, lui è a colloquio con il presidente della Repubblica per chiedergli di togliergli le castagne dal fuoco: che accetti l’umile richiesta di un mandato bis per per far uscire l’Italia ( o meglio il Pd) dal cul de sac di queste ore. «Si sono passate in rassegna tutte le ipotesi», fanno sapere fonti del Quirinale dove si susseguono le irrituali “consultazioni”. Dopo Bersani è la volta di Berlusconi e di Monti. Ufficialmente il Pd «sta lavorando a una riconferma di Giorgio Napolitano al Quirinale, e la disponibilità ad essere rieletto è stata chiesta dalla delegazione dem salita oggi al Colle», si legge in una nota di via del Nazareno. L’ottantottenne presidente a+ccetterà la richiesta mettendo da parte per il bene comune le motivazioni di carattere personali emerse negli ultimi mesi? Anche in questo caso il Pd non può contare sui Cinquestelle per i quali un Napolitano bis sarebbe «la continuità sul nulla» (parla di perplessità «dal punto di vista personale» la capogruppo grillina Roberta Lombardi, «perché quando abbiamo incontrato Napolitano abbiamo visto la stanchezza di un presidente…»). Spera nel miracolo leghista, invece, come dimostrano l’incontro tra Bobo Maroni e Vasco Errani proprio davanti allo studio di Bersani. Il Pdl, dal suo canto, non fa certo problemi su Napolitano. «Abbiamo votato Marini, abbiamo espresso gradimento su Amato, abbiamo disponibilità anche su D’Alema, più di questo cosa possiamo fare?», dice Maurizio Gasparri. Chi storce il naso, invece, è Mario Monti che, con sobrietà of course, boccia l’ipotesi di un secondo mandato a Napolitano. «Siamo fermi, anche dagli ultimi contatti avuti, alla sua ripetuta dichiarazione di non disponibilità a una nuova candidatura». Di sicuro i tempi sono strettissimi e finora l’inquilino del Colle non parla. «Non mi pare esista questa ipotesi perché è stata esclusa con nettezza dallo stesso presidente», taglia corto Nichi Vendola. Ancora tutto in salita per il soldato Bersani