Riapre all’Avana lo Sloopy Joe’s, il locale “cult” di Hemingway e Bogart chiuso da Fidel Castro

20 Apr 2013 12:21 - di Antonella Ambrosioni

Humphrey Bogart, Spencer Tracy, Rock Hudson, Clark Gable, Errol Flynn, Rita Hayworth , Frank Sinatra e il grande Ernest Hemingway sono alcuni dei personaggi famosi che hanno frequentato in passato all’Avana il mitico Sloppy Joe’s, uno dei bar per anni più in voga nella capitale di Cuba. Dopo quasi 50 anni di chiusura e un lungo restauro, il locale è stato riaperto. Era una meta fantastica per i turisti e grandi personaggi dell’epoca. Chiuse nel 1965, quando il governo comunista di Fidel Castro ha nazionalizzato quasi tutte le imprese private, e Joe è stato chiuso per quasi cinque decenni. Non importava che a mettere su il bar, dotato di un bancone lungo circa 18 metri – per alcuni, all’epoca, il più grande di tutta l’America Latina – fosse stato nel 1918 un immigrato galiziano, tal José Abeal Otero, già barista a New Orleans e a Miami, e non un “odiato” jankee. Non solo Hemingway trovò ispirazione tra quei tavolini sorseggiando drink, anche n’altra penna della letteratura mondiale, Graham Greene, lo aveva citato in un suo celebre romanzo, Il nostro agente all’Avana, da cui venne tratto anche un omonimo film, girato, per una sola scena, proprio nel salone principale, ritrovo dei turisti per tanti anni. Adesso, lo Sloppy Joe’s riaprendo i battenti potrà mettere in mostra  i suoi invidiabili ricordi. Valanghe di foto come, tra le altre,  quella che ritrae l’autore de Il vecchio e il mare insieme gli attori Noel Coward e Alec Guinness, destinata altrimenti solo a pochi fortunati. A riportare in auge il locale più a stelle e strisce di Cuba ci ha pensato l’Ufficio dello Storico della Città di L’Avana che dal 2007 ha lavorato per ricostruirlo nel modo più fedele possibile. Architetti, designer e studiosi si sono preoccupati di rispettare ambienti e colori originali, cercando anche di conservare e catturare l’atmosfera dei bei tempi che furono. La leggenda potrà continuare ?

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