Il centrodestra romano confida nel precedente con Rutelli: «Al ballottaggio sarà tutta un’altra partita»
«Per me la partita è aperta: bisogna combattere fino alla fine per il bene di Roma». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno parlando dopo le prime proiezioni dalla sede del suo comitato elettorale. «Il ballottaggio non è il secondo tempo di una partita ma una partita totalmente diversa», ha precisato Alemanno sottolineando che «il dato importante è l’astensione
e per questo dobbiamo portare tutti al voto». In attesa dei dati definitivi, il tema dell’astensionismo tiene banco. Per il parlamentare di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli «il fatto che un romano su due non abbia votato deve preoccupare perché non c’è solo disaffezione politica ma disagio sociale esteso, accentuato nelle aree periferiche della città». Anche per Rampelli il ballottaggio «è un altro torneo e si ricomincia da zero». Commentando i dati riferiti al 20% del campione dei votanti Rampelli ha sottolineato: «Credo che si possa constatare che avere ora la rappresentanza del potere – ha concluso – non agevoli». Si aspettava il ballottaggio, Vincenzo Piso che, arrivando al comitato per Alemanno sindaco, è molto cauto sui primi dati che definisce «pure ipotesi non attendibili». Il coordinatore regionale del Pdl è molto speranzoso per il futuro perché ritiene «il ballottaggio tutta un’altra partita». Piso ha ricordato quando l’attuale sindaco era di diversi punti staccato dallo sfidante Rutelli e poi vinse tornando alla questione centrale, che il centrodestra ripete convintamente: «Primo turno e ballottaggio sono partite completamente diverse».