Lo strano concetto di ricchezza del Pd: è ricca la famiglia che vive con duemila euro al mese

20 Mag 2013 20:09 - di Francesco Signoretta

La tua famiglia va avanti con uno stipendio di duemila euro al mese? Sei ricco, anzi ricchissimo, un Paperon de’ Paperoni. E quindi puoi tranquillamente pagare l’Imu. Anzi, devi pagarla. È la convinzione di gran parte del Partito democratico, che la dice lunga sullo strano concetto di ricchezza della sinistra. Una lettura nostalgica, una logica veteromarxista: da una parte il proletariato, dall’altra il resto del popolo, troppo borghese per essere vero. La bomba Imu è esplosa nelle mani del Pd e ora ci si aggrappa a qualsiasi scusa pur di tentare il dietrofront. Epifani prima contesta l’eventuale cancellazione (spinto dalla paura che il centrodestra possa trarne vantaggio) e poi specifica che invece «è un regalo al buon senso» (per contrastare le tesi dei rottamatori interni). Renzi invece si mostra nervoso e dice che «intervenire sull’Imu è una cambiale che si paga all’accordo con Berlusconi». Non c’è una sola persona, tra i “democratici”, che abbia il coraggio di dire chiaramente se l’Imu è giusta o no, si rifugiano tutti nel dibattito inutile su chi prenderebbe i voti se l’imposta venisse buttata giù dalla finestra. La ciliegina sulla torta la mette appunto il viceministro Stefano Fassina che dà i numeri facendo capire che sono ricche quelle famiglie che hanno un reddito lordo di 55mila euro l’anno. Per loro – sostiene – niente sconti sull’Imu, guadagnano troppo, mettendo insieme poco più di 2.000 euro netti al mese. E allora come si fa? Le case di lusso sono già esentate dallo stop, quindi niente possibilità di fare demagogia. Fassina, pertanto,  propone l’esenzione fino a 400 euro di imposta e per gli altri l’aumento della detrazione  a 450 euro, così gli odiati ricchi non la farebbero franca e il Pd potrebbe mostrare lo scalpo dei malcapitati (pochi per la verità), immolati per non dare ragione a Berlusconi.  Questa è la giustizia sociale del Pd. La strana lotta dura e pura a ipotetici capitalisti. O meglio, alla nuova categoria dei capitalisti da duemila euro al mese. Tanto per dire che anche i ricchi piangono.

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