Nuovo sondaggio: Hollande al minimo storico. La sinistra francese sotto choc
Dopo poco più di un anno di lavoro all’Eliseo, il presidente francese François Hollande non ha molto da festeggiare. La sua immagine elettorale, quello di un uomo “normale”, in contrapposizione al decisionista Sarkozy, gli si è ritorta contro: l’immagine che oggi i francesi hanno di lui è quella di un uomo opaco, un politico indeciso, un leader senza carisma. Adesso è allarme Hollande e il suo primo ministro, Jean-Marc Ayrault: il presidente francese infatti continua a scendere nei sondaggi anche dopo la conferenza stampa fiume per l’inizio del secondo anno di presidenza, la settimana scorsa, e il moltiplicarsi di messaggi positivi ai francesi. Hollande, secondo l’inchiesta LH2 per il settimanale Le Nouvel Observateur, batte un nuovo record negativo da quando è diventato presidente, perdendo ancora un punto di popolarità, come il suo premier. Il capo dello Stato, che ne aveva persi ben 4 in aprile ed era sceso al 32% di opinioni positive, scende ancora al 31%, mentre Ayrault passa dal 31% al 30%. L’istituto di sondaggi fa notare però che la conferenza stampa di Hollande ha avuto un impatto positivo, poiché – prima di quell’appuntamento all’Eliseo trasmesso in diretta tv – la quota dei francesi fiduciosi nell’operato del presidente era scesa addirittura al 29%. Il settimanale fa notare però che il presidente è discusso sia da destra sia da sinistra, e che al suo profluvio di parole non sono seguiti fatti: «Possiamo ancora sperare in Hollande?», si chiede insomma il giornale di centrosinistra, quasi supplicando monsieur le president di non far pentire tutti quelli che lo hanno votato, anche su suggerimento del settimanale parigino. Sono dati anche peggiori di quelli di qualche giorno fa, subito dopo la conferenza stampa all’indomani dell’approvazione della legge sulle nozze gay: quando il 63% dei francesi aveva detto di «non essere convinto» dalla prestazione di Hollande. Per il sondaggio, realizzato dall’istituto Bva per iTelé e Le Parisien, inoltre, ben l’80% dei francesi ritiene che il capo dello Stato non sarà in grado di invertire i dati negativi sulla disoccupazione entro la fine dell’anno, come ha invece assicurato. Intanto, come ha già fatto sapere, l’ex presidente Nicolas Sarkozy intende approfittare di questo stato di cose, che certamente non immaginava avvenisse così presto: e rivela, con una certa malizia, che farà presto visita alla cancelliera tedesca Angela Merkel: lo rivela il quotidiano francese Le Parisien, per il quale la visita sarà programmata dopo le elezioni tedesche di fine settembre. «Non vogliamo creare inutili polemiche», spiega l’entourage di Sarkozy per il quale l’ex presidente «è preoccupato per la distanza che si è creata tra Francia e Germania sul piano economico e politico e si dispiace che l’attuale presidente François Hollande non faccia alcuno sforzo per collaborare con la cancelliera». L’ex inquilino dell’Eliseo ha moltiplicato le sue apparizioni pubbliche tra conferenze sulla situazione economica europea e visite a personalità politiche. Ma al Quai d’Orsay storcono il naso pur non potendo fare nulla: «Per parlare con le autorità di un Paese – avverte un consigliere al ministero degli Esteri – serve una legittimità, un mandato»…