Solidarietà alla Carfagna insultata in un supermercato. Ma c’è chi tace

18 Mag 2013 14:10 - di Gloria Sabatini

È il giorno della solidarietà, ma anche dei silenzi. Alcuni assordanti. La notizia (di ieri sera tardi) si commenta da sé: Mara Carfagna, portavoce dei deputati del Pdl, è stata insultata in un supermercato del centro storico della capitale. Costretta a incassare le ingiurie, che purtroppo non sono nuove per i protagonisti della politica, specie se donne, l’ex ministro ha chiesto immediatamente l’intervento dei carabinieri, rivolgendosi a un militare di servizio presso gli uffici della Camera nella zona di via del Tritone (a poca distanza dal supermarket). I carabinieri però non sono riusciti a individuare le persone descritte dalla parlamentare. Nelle prossime ore partirà la denuncia, assicura la Carfagna che ha ricevuto la solidarietà di Brunetta e sta monopolizzando i commenti di twitter (“allora faceva bene la Finocchiaro a portarsi la scorta”, è uno dei tanti). «Esprimo solidarietà e vicinanza a nome mio e di tutti i deputati del Popolo della libertà alla portavoce del nostro gruppo per l’aggressione verbale subìta ieri sera in un supermercato del centro di Roma», dice il capogruppo del Pdl a Montecitorio puntando l’indice sull’escalation di episodi preoccupanti contro i rappresentanti politici del nostro Paese. «La violenza verbale, l’intolleranza, la demonizzazione a prescindere, stanno diventando un’abitudine, una cattiva abitudine. Chi infiamma le piazze, chi alza i toni, chi insulta con disprezzo, dovrebbe riflettere e farsi un accurato esame di coscienza. Non è più possibile andare avanti in questo modo». Anche GayLib esprime la propria “vicinanza” all’ex ministro. «Probabilmente i maleducati che hanno offeso Mara Carfagna in un negozio non sapevano nemmeno che ieri era la Giornata contro l’omofobia – si legge in una nota di Enrico Oliari – momento di aggregazione e dialogo istituzionale per il quale proprio la Carfagna da ministro per le Pari opportunità si è sempre adoperata con sincero impegno».

 

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