«Una sentenza ingiusta non farà cadere il governo». Il Pdl si stringe intorno al Cav e si oppone alla “spallata”
«Non sarà una sentenza ingiusta a far cadere il governo». All’indomani della sentenza della Corte di Appello, che ha confermato la condanna a quattro anni per Silvio Berlusconi per il processo Mediaset, il Pdl serra i ranghi intorno al Cavaliere ma ribadisce che il “siluro” lanciato dalla magistratura al governo delle larghe intese non produrrà effetti politici. Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, alla Telefonata di Belpietro su Canale5, spiega che non saranno le sentenze a far cadere l’esecutivo, «semmai l’incapacità mia e di questo governo ad affrontare e risolvere i temi più importanti dell’economia e della crisi». Il Cavaliere, dal canto suo, ha evitato dichiarazioni ufficiali, ma secondo quanto riferito da alcuni giornali questa mattina avrebbe parlato di “obbrobio” a proposito della sentenza. La linea del Pdl è quella di smontare il tentativo di costruire i presupposti per una spallata giudiziaria al Cavaliere, che finora, negli anni, non ha mai sortito effetti. «La prosecuzione di un accanimento e la tentazione di chiudere per via giudiziaria una sfida politica che per via politica la sinistra non è riuscita a chiudere nei confronti di Silvio Berlusconi è una cosa inaccettabile e quindi non può non avere rispercussione sul dibattito politico e sui suoi protagonisti», ha detto il senatore Maurizio Gasparri del Pdl durante la trasmissione Omnibus su La7. «Contestiamo un uso politico della giustizia che da molti anni sussiste con chiarezza e che questo fatto conferma ancora una volta – precisa Gasparri – ma ci teniamo a distinguere l’azione del governo dalle valutazioni che noi facciamo, per questo i ministri del Pdl del governo non hanno fatto dichiarazioni. Credo che questo sia una fatto significativo che rafforzi l’intenzione di Berlusconi di tenere separati i giudizi sul Governo dal contesto, ma certamente sarei un ipocrita a negare che il contesto non possa finire per condizionare il clima politico». E in merito alla stabilità dell’alleanza Pd-Pdl dopo la sentenza, Gasparri ha chiarito: «Certo che questa sentenza arriva in un momento in cui stiamo cercando di tirare fuori il paese dalle secche con una collaborazione inedita, anomala e difficile ma crediamo che ci possano essere dei gradi di giudizio dove la verità di Berlusconi possa affermarsi, vedremo cosa succede… Il governo deve andare avanti, ma pensare di risolvere la sfida tra la sinistra e Berlusconi usando questi mezzi è un errore grave».