A Varese si litiga su Mussolini. Il Pd vuole revocargli la cittadinanza onoraria, Fratelli d’Italia si oppone

5 Giu 2013 20:38 - di Antonella Ambrosioni

Continua la battaglia di Fratelli d’Italia di Varese, che si dichiara «contraria alla mozione presentata dal Pd che vorrebbe togliere la cittadinanza a Benito Mussolini e che verrà discussa in consiglio comunale». FdI sottolinea la pretestuosità di un’iniziativa «che oltre a rinfocolare vecchi conflitti, riteniamo anche offensiva, in quanto non considera le priorità del territorio di Varese che sono la disoccupazione e le difficoltà delle piccole e medie imprese».

Il consiglio comunale di Varese si spacca riguardo all’illustre cittadino: pochi sanno che il 10 maggio del 1924, la città conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che tre anni dopo le riconobbe lo status di capoluogo provinciale. Oggi la questione torna in primo piano  per la decisa presa posizione di Luca Conte, un consigliere del Pd che ha presentato una mozione per chiedere ufficialmente la revoca della cittadinanza al capo del fascismo. «Ogni fatto – rimarca Fratelli d’Italia varesina – deve essere misurato e giudicato nel giusto contesto storico in cui è avvenuto e nessuno può ignorare che Mussolini sia stato colui che ha costituito la Provincia di Varese e che, in quel periodo, siano state costruite opere essenziali per il nostro territorio quali l’autostrada dei Laghi, che collega Varese con Milano, e molto altro. Smettiamola con le dietrologie e accettiamo che alcuni episodi, ormai, appartengano indissolubilmente alla storia del territorio e che non ci sono motivi per doverli cancellare o ignorare». Senza contare che il volto architettonico della città è pieno di tracce dell’arte fascista tra opere ed edifici, come  la Casa del Fascio (nella foto), per le quali si è investito in opere di manutenzione.

Contraria alla proposta del Pd anche la Lega. «Il giudizio sui dittatori è un conto, altro è la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha deciso per Varese capoluogo  e Varese provincia – ha più volte ribadito il Carroccio in consiglio comunale –  Dovremmo allora censurare chi, di recente, ha cercato in tutti modi di cancellare la nostra provincia»? Chiara l’allusione all’ex premier  Mario Monti, preso di mira da alcuni esponenti del centrodestra già qualche mese fa, quando Conte aveva presentato la sua proposta. «Se tolgono la cittadinanza a Mussolini, allora la diamo a Monti» aveva polemizzato FdI.

 

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