“Agguato” rosso alla Garbatella: “fascista, fascista”. Alemanno non scappa: «Non temo queste buffonate»

4 Giu 2013 19:42 - di Redazione

Gli hanno gridato “Vattene a casa. Non ti ci vogliamo qui. Alemanno pezzo di m…”, e “fuori i fascisti”. Così è stato accolto da un gruppo di manifestanti – ovviamente composto da centri sociali e “simpatici” attivisti dell’ultrasinistra – il sindaco Gianni Alemanno in tour elettorale alla Garbatella, quartiere “rosso” e popolare della Capitale. Ma il primo cittadino non si è sottratto al confronto, anzi: «Pensate di intimorirmi con questa buffonata?», ha replicato continuando il suo giro tra i negozianti. Ma quando la protesta rischiava di degenerare, con una pioggia di lattine sull’auto del sindaco, a scopo precauzionale però è dovuta intervenire la polizia. E ora la campagna elettorale rischia di vivere gli ultimi giorni inquinati da odi di parte dimenticati da tempo. E infatti il comitato Alemanno parla di “di un’aggressione vergognosa da parte di attivisti dei centri sociali, di un clima di tensione e di odio da parte di chi vuole fomentare gli animi in questo ultimo scorcio di campagna elettorale”. E punta il dito anche “contro eletti della sinistra estrema, la stessa sinistra alleata col candidato Marino: impedire a un cittadino di esprimersi liberamente e confrontarsi con i cittadini è la vera forma di fascismo”. Più duro Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d’Italia, che su Twitter dice: «A sinistra la crescente paura per la rimonta si trasforma in una incivile contestazione al sindaco». Marino, impegnato in tour elettorale dall’altro capo della città, si limita a dire di “non sapere nulla delle contestazioni”. E evita il botta e risposta. Come evita il mercato di Cesano, per un ritardo sulla tabella di marcia, dove il sindaco Gianni Alemanno lo aspettava per il tanto agognato confronto: il candidato del centrodestra ne vorrebbe di più e tra la gente, Marino li centellina. In ogni caso prima del ballottaggio saranno impegnati nel faccia a faccia previsto su Sky per giovedì. Ad Alemanno però non basta e incalza il chirurgo: «Marino fa melina per conservare il vantaggio, si occupa di Roma da soli tre mesi», dice.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *