Il Pdl chiede di dedicare il 2 giugno ai marò. E la Bonino si difende: «Mica posso bombardare l’India…»
Sulla vicenda dei marò il governo procede sulla «doppia strada» della controversia a livello internazionale e «parallelamente» a una soluzione «rapida e giusta» nel procedimento in corso in India. Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino, replicando ad alcune critiche sull’immobilismo del governo sul dossier. «Anche il fatto che si urli di meno è un dato di responsabilità. Un po’ di compostezza aiuta», ha aggiunto la titolare della Farnesina in un forum a Radio Radicale. «L’India è un grande Paese, noi siamo un grande Paese», ha aggiunto Bonino ribadendo che «noi stessi nel nostro piccolo non abbiamo una giustizia brillantissima. Non so se dovrei bombardare l’India, rompere i rapporti commerciali, ritirare l’ambasciatore», si è chiesta il ministro in merito alle critiche di alcuni quotidiani. «Condivido la frustrazione di molti per la difficoltà del dossier», ma – ha sottolineato Bonino – stiamo lavorando «per trovare una via di uscita dignitosa per i due marò e per il Paese».