Le frasi di Zanonato sull’Iva fanno infuriare il Pdl. «È un gaffeur o un killer del governo?»
«Non è che non voglio bloccare l’aumento dell’Iva. Dico che è molto difficile trovare le coperture, visto il poco tempo a disposizione. Comunque Saccomanni è impegnato a farlo, e mi auguro davvero che ci riesca. Speriamo nel miracolo». Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, in un’intervista a Repubblica riesce a mandare su tutte le furie il Pdl, non solo dando per impossibile il mancato aumento, («Speriamo nel miracolo») ma addossando al Cavaliere la responsabilità («l’aumento dell’Iva fu introdotto dal governo Berlusconi»). Le risposte non si fanno attendere. A partire da Renato Brunetta: «I santi vanno scomodati per cose più serie», replica il capogruppo del Pdl alla Camera osservando che «per l’Iva basta invece trovare 2 miliardi per il 2013 e risolvere in modo strutturale il problema con la prossima Legge di stabilità». Inoltre, argomenta Brunetta, «l’aumento dell’Iva, infatti, non fu disposto dal decreto varato dal governo Berlusconi, che ipotizzava altro (una semplice clausola di salvaguardia nel caso non si fossero realizzati i tagli previsti su agevolazioni ed esenzioni fiscali); bensì dal cosiddetto Salva Italia, di montiana memoria. Stia quindi sereno il nostro ministro. Soprattutto pensi alle cose serie, e di cui è più competente».
Secondo Annamaria Bernini «le parole di Zanonato sull’Iva sono gravi, del tutto inopportune e, considerato che non si tratta di una voce dal sen fuggita ma di una posizione tignosamente reiterata, rappresentano un’irresponsabile tentativo di destabilizza». Il portavoce vicario del Pdl ricorda che «lo stop all’aumento dell’Iva non è in discussione, e fa parte di un patto di governo che non può essere tradito. Se questo a Zanonato non va bene, si senta libero di partecipare a tempo pieno al congresso del Pd senza fare del suo ministero la trincea dalla quale realizzare le strategie di Bersani». Ancora più tranciante il commento di Fabrizio Cicchitto: «Perché Zanonato, invece di rilasciare interviste distruttive a Repubblica non si correla e non lavora insieme in modo costruttivo a Stefano Fassina e a Renato Brunetta? Non abbiamo ancora capito – conclude il deputato Pdl – se Zanonato è un gaffeur o un killer».