Le Monde grida al pericolo di golpe militare. Tutta “colpa” di una rivista di “estrema” destra
Pericolo di golpe a Parigi? Putch militare in vista? L’Sos che impensierirebbe il ministero della Difesa (almeno a leggere alcuni importanti quotidiani francesi), verrebbe dall’invito rivolto ai generali cattolici e ultraconservatori a rovesciare il governo Hollande apparso su la Revue de l’Arsenal. Nell’opinione pubblica però, almeno finora, non ci sarebbe traccia della pericolosa sindrome. L’Arsenal è una semi-sconosciuta rivista tradizionalista diffusa on line (ce n’è anche una versione più letteraria in libreria) che i giornali d’Oltralpe definiscono un po’ sbrigativamente di «extrema droite». A leggere le Monde di due giorni fa sarebbe una pericolosa fucina di futuri golpisti pronti a imbracciare le armi per defenestrare monsieur le président, colpevole del via libera alle nozze e alle adozioni gay.
Nell’articolo dal titolo “Quando una rivista di estrema destra sogna un putsch militare” leggiamo che il ministero della Difesa dice di «prendere molto sul serio» il clima di protesta che si diffonde dal cuore dell’etrema destra cattolica, «minoritaria ma resa molto visibile dopo la manifestazione contro le nozze gay». La circolazione della rivista sul web (che la stampa democratica e pluralista vorrebbe sotto sorveglianza, come consiglia Le Monde) è considerata «un sintomo» da non sottovalutare. Segnalata dal blog Secret-défense del giornalista Jean-Dominique Merchet, la pubblicazione evocherebbe il grande malcontento dei militari verso la politica di Hollande. «L’Arsenal – scrive le Monde – si presenta comme l’emanazione di un movimento sconosciuto fino al sei maggio, lanciato dalle “cellule solidali” di Lys noir, appellativo pomposo dietro il quale si nasconde Rodolfo Crevelle, un vecchio attrezzo dell’estrema destra radicale dal passato tumultuoso, esponente dell’anarco-realismo».
Non è l’appello al golpe in sé a preoccupare – conclude il quotidiano di ispirazione gauchista – ma il fatto che molti officiali e generali si presentino come i paladini dello scontro contro il gabinetto franco-massone del ministro Jean-Yves Le Drian. Non sappiamo se i Servizi segreti siano già al lavoro per disinnescare la bomba dell‘Arsenal, ma l’allarme logistico-militare appare un po’ forzato e tradisce la mancata comprensione di un movimento trasversale e interclassista che darà molto filo da torcere all’Eliseo. Forse non sarà un nuovo ’68, ma sarebbe davvero imperdonabile se i media di provata fede socialista e l’entourage di Hollande dovessero leggere il profondo malcontento dei francesi come una crociata di quattro gatti eterodiretti da Marine Le Pen.
Che il movimento che ha riempito le piazze contro l’approvazione della legge sulle nozze gay abbia anche il sostegno degli ambienti militari è un conto, che ci sia il rischio di un rovesciamento manu militari è un altro. Che poi il presunto golpe, che per sua stessa natura dovrebbe essere segreto, venga annunciato on line da una rivista misconosciuta e il reclutamento corra sulla rete dovrebbe far dormire sonni tranquilli al ministro Le Drian.
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