Niente trucchi, per favore. La sinistra non giochi con l’Imu e i discorsi da spiaggia

8 Giu 2013 20:23 - di Francesco Signoretta

Con l’estate la politica corre il rischio di ridursi a fare i discorsi da spiaggia, i battibecchi sotto gli ombrelloni, sui lettini, magari con gli occhiali da sole e un quotidiano tra le mani. Ci sono già alcuni segnali. Il primo è l’inutile dibattito su quanto durerà il governo tra chi è convinto che possegga l’elisir di lunga vita e chi è rassegnato al tracollo di ottobre, quando i profeti di sventura prevedono che il tavolo venga ribaltato. Il secondo segnale, più irritante che inutile, è il botta e risposta perenne su chi provocherà la crisi di governo e quali saranno i “traditori”: opinionisti e politici si stanno impegnando a dare risposte a un’ipotesi eventuale contenuta in una domanda virtuale, davvero il massimo. Nessuno, a sinistra, ha il coraggio di pronunciare una frase molto semplice: «Il game over arriverà solo se il governo si dimostrerà incapace di dare risposte», perché l’esecutivo di larghe intese si giustifica politicamente solo se incide, non certo se galleggia. Men che meno se qualcuno prepara il trappolone, che non è la caccia a chi è disposto a votare una mozione di sfiducia ma è la beffa nei confronti della gente. Beffa sarebbe, ad esempio, un giochetto furbo sull’Imu. Il sospetto c’è, visto l’approccio del ministro Saccomanni che ha confessato di immaginare una «rimodulazione dell’Imu per le fasce più basse del Paese» un modo per legare l’imposta sulla casa al reddito. «L’Imu è un’imposta reale – ha risposto Brunetta – e come tale si applica alle cose, non alle persone. Se venisse meno questo principio le accise, ad esempio, dovrebbero seguire la stessa regola. Ci recheremmo così dal distributore di benzina, con in tasca la nostra dichiarazione dei redditi». Se un ministro tecnico non conosce questa regola elementare due sono le ipotesi: o non è all’altezza della situazione o finge per costruire la beffa. È più credibile la seconda opzione. Ma se nel governo qualcuno finge e dribbla (perché non vuole che Berlusconi la spunti sulla cancellazione dell’Imu), significa che la beffa è bell’e pronta. Questo il centrodestra non lo consentirebbe. E i discorsi da pinne, fucile ed occhiali diventerebbero terribilmente seri.

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