Scandalo Monte dei Paschi di Siena: il gip dipone il giudizio immediato per Mussari, Vigni e Baldassarri

11 Giu 2013 17:29 - di Redazione

Nell’inchiesta Monte dei Paschi di Siena il gip di Siena Ugo Bellini – secondo quanto anticipato da alcune agenzie di stampa – ha disposto il giudizio immediato per l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex direttore generale dell’area finanza Gianluca Baldassarri. Sulla base degli elementi raccolti dalla Procura di Siena e dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, ai tre è contestata nell’ordinanza che dispone il giudizio immediato il reato di ostacolo alle funzioni di vigilanza. La vicenda si riferisce al presunto occultamento del contratto stipulato da Mps con la banca di finanza Nomura del derivato Alexandria, che – secondo gli inquirenti – ha creato un ‘buco’ nella banca senese da centinaia di milioni di euro. I termini della custodia cautelare degli imputati scadranno il 14 agosto, anche da qui la scelta dei pm del giudizio immediato. .

Nei giorni scorsi la questione Mps è stata al centro del discorso  del governatore, Ignazio Visco  all’assemblea annuale di Bankitalia. E il governatore ha avuto modo di ribadire come Bankitalia abbia «operato con correttezza, impegno a attenzione, nei limiti dell’ordinamento; siamo aperti alle osservazioni costruttive« mentre con la magistratura è in corso una «stretta» collaborazione. Adesso quindi, viene spiegato nell’aggiornamento del dossier degli interventi di Palazzo Koch sulla banca senese, «la situazione di liquidità« al Monte dei Paschi «è migliorata e il capitale è ampiamente adeguato rispetto ai vigenti limiti regolamentari». Ciò non toglie che «la situazione aziendale» della banca sia ancora «seguita con attenzione dalla vigilanza» che è «in una serrata interazione con il nuovo management aziendale« impegnato nell’attuazione del piano di ristrutturazione «volto a innalzare il grado di efficienza e a ripristinare adeguati livelli di redditività». Ma l’analisi di Visco non ha trovato d’accordo il Codacons di Carlo Rienzi: «È vero esattamente il contrario: sulla vicenda Mps la Banca d’Italia ha omesso di svolgere adeguatamente la propria attività di controllo, contribuendo alla grave situazioni determinatasi in capo all’istituto senese».

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