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Tarzan scivola sulla buccia di banana dei precedenti penali: niente seggio in Campidoglio

Politica - di Valter - 12 Giugno 2013 alle 17:37

Andrea Alzetta, detto Tarzan, il consigliere comunale di Roma candidato nelle liste di Sel, rischia di non rientrare in Aula Giulio Cesare, perché su di lui pende una condanna penale. A confermarlo al telefono è lo stesso Alzetta, vicino ai centri sociali e ai movimenti per la casa, che sta cercando in queste ore di recuperare la situazione, ma è pronto, in caso di insuccesso, a presentare ricorso. «Berlusconi e Dell’Utri sono eleggibili e io no: è assurdo» commenta al telefono. Secondo il capo dei centri sociali romani, che ha preso circa 1700 preferenze, l’esclusione è inspiegabile: «Io sono un candidato uscente – spiega – se non potevo essere eletto avrei dovuto saperlo prima. Mi stanno facendo fuori, ancora non sono stato proclamato, me l’ha comunicato il segretario di Sinistra e libertà». La vicenda di Alzetta, ricorda lui stesso, risale al 1990, quando fu condannato per violenze aggravate a seguito di scontri durante una manifestazione contro Israele: «Fui condannato in via definitiva nel 1996 a due anni con pena sospesa» racconta. Ma secondo Alzetta quella che in questo momento gli uffici stanno seguendo è «una interpretazione forzata della legge», perché il testo parla di condanne superiori ai due anni. E lo stesso sarebbe se «facessero riferimento al decreto legge 235/2012, articoli 10 e 12». Domani, ha annunciato, spiegherà le sue ragioni in una conferenza stampa.

Alzetta vanta il poco invidiabile primato di consigliere capitolino più indisciplinato della precedente consiliatura: dieci giornate di sospensione e tre richiami scritti. Tra le vittime delle sue aggressioni diventi esponenti della maggioranza, tra il quale Fabrizio Santori. Alzetta, in quanto portavoce di Action, è soprattutto un teorico ed esecutore delle occupazioni abusive nella Capitale. Alle primarie della sinistra aveva sostenuto il candidato della sinistra estrema, Sandro Medici, per poi optare più opportunisticamente sul sostegno a Marino. Un salto in corsa da un candidato all’altro, questo sì, da autentico Tarzan.

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12 Giugno 2013 alle 17:37