Turchia, spunta l’ipotesi di un referendum. Ma il governo insiste sullo sgombero di piazza Taksim
«Lasciate la piazza e considereremo l’ipotesi di indire un referendum a Istanbul sul destino di Gezi Park». L’annuncio è arrivato all’apice della tensione per le proteste di chi si mobilita contro la distruzione del parco che costeggia piazza Taksim. Di “ipotesi referendum” ha parlato il vicepresidente dell’Ak Parti, Huseyin Celik, al termine dell’incontro tra una delegazione del governo guidata da Recep Tayyip Erdogan e alcuni rappresentanti dei movimenti. Una mossa rivolta al dialogo, che Erdogan aveva più volte dichiarato che ritiene la protesta contro la distruzione del parco nei quartieri occidentali di Istanbul un pretesto per destabilizzarlo. Quella appena tracorsa è stata comunque una notte più calma della precedente a Istanbul e Ankara, all’indomani della battaglia urbana di Piazza Taksim, riconquistata dalla polizia e rimasta poi in forze per tutto il giorno nelle due principali città turche: ci sono stati però dopo mezzanotte di nuovo incidenti ad Ankara, dove gli agenti antisommossa hanno disperso con la forza circa 2mila manifestanti a Tunali. Il ministro degli interni Muammer Guler ha ribadito intanto che i manifestanti che occupano ancora a Istanbul il Gezi Park devono andarsene. «Abbiamo preso le misure di sicurezza necessarie. La polizia è pronta a intervenire ed a ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza» ha affermato.