Brillanti, spigliati, arrivano i ragazzi “100 e lode”: aumenta la percentuale dei “bravissimi” alla Maturità
Un’Italia da lode, almeno per quanto riguarda l’eccellenza messa in campo dai maturandi di questo 2013. Si sono rivelati infatti più brillanti dei loro coetanei dello scorso anno gli studenti che hanno appena sostenuto l’esame di Maturità. Il dato era nell’aria, ma ora i dati forniti da viale Trastevere lo certificano. Non sono ancora quelli definitivi – riguardano il 90% delle scuole – ma offrono comunque una fotografia attendibile e lusinghiera. Dunque aumenta, seppure di poco, la percentuale degli studenti eccellenti, quelli che si sono conquistati il 100 o addirittura il 100 e lode, con un andamento scolastico brillante e un esame altrettanto importante. Il dato è avvalorato anche dalla crescita del numero degli studenti diplomati con voti molto alti, compresi tra 81 e 99. Diminuiscono i voti appena oltre la soglia della sufficienza, tra 60 e 70. Resta invariata la percentuale dei voti tra 71 e 80. Altra bella notizia, gli studenti non ammessi all’esame quest’anno diminuiscono: dal 5,6% del 2011-2012 si passa, infatti, al 4,5% di quest’anno. Gli ammessi, dunque, sono stati il 95,5%. E ha superato l’esame il 99,1% dei ragazzi, di conseguenza i non diplomati sono appena lo 0,9%. Si alza, insomma, la qualità media della preparazione dei nostri ragazzi.
I diplomati con lode, finora comunicati dalle scuole, sono 2.949, ovvero lo 0,7%. Lo scorso anno invece il dato definitivo è stato di 2.581 lodi, ovvero lo 0,6% dei diplomati. Le Regioni con il maggior numero di “ragazzi 100 e lode” sono la Puglia e l’Umbria (1,6%), poi le Marche (1,2%), Emilia Romagna, Abruzzo e Basilicata (0,8%). Aumenta anche il numero dei diplomati con 100, senza lode: 4,4% l’anno scorso, 4,8% quest’anno. La bandiera dell’eccellenza, almeno in questo ambito, la sventola il Sud: la regione con le migliori performance e il maggior numero di 100 è la Calabria (8,1%), seguita dalla Puglia (6,9%), Marche (6,0%), Sicilia e Umbria (5,6%). Aumentano gli studenti con voti brillanti compresi tra 81 e 99, mentre diminuisce la percentuale dei ragazzi con voti compresi tra 60 e 70. Da sottolineare che l’aumento dei “bravissimi” che hanno conseguito voti da 91 a 100 si riscontra nei licei, corsi di studio tradizionalmente più “tosti”. Buon segno. Diminuiscono gli studenti con voto 60 in particolare negli istituti tecnici e professionali.