Dal Brasile un accorato appello di Papa Francesco contro i narcotrafficanti

25 Lug 2013 16:27 - di Antonio Pannullo

Importante presa di posizione di papa Francesco in Brasile sulle droghe: «La piaga del narcotraffico, che favorisce violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la società. Non è con la liberalizzazione delle droghe, come si sta discutendo in varie parti dell’America Latina,che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica». Papa Bergoglio ha concluso la sua terza giornata in Brasile con una forte presa di posizione contro la droga e il narcotraffico. Lo ha fatto in un appassionato discorso davanti a ospiti e amici dell’ospedale Sao Francisco d’Assis, specializzato nella cura dei tossicodipendenti, dove è stato accolto con grandissimo affetto. E d’altra parte quello della lotta alle droghe e al business dei narcos è da sempre uno dei temi cari a Bergoglio, che per anni ha affrontato queste questioni nelle periferie di un’altra megalopoli sudamericana, la sua Buenos Aires. «È necessario – ha aggiunto papa Bergoglio – affrontare i problemi che sono alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro». La visita all’ospedale è uno degli impegni in Brasile che Francesco ha deciso di aggiungere alla agenda della Gmg che era stata preparata per Benedetto XVI. Il Pontefice ha particolare sensbilità per il problema delle tossicodipendenze al quale ha dedicato alcune iniziative pastorali già da arcivescovo di Buenos Aires. «In questo luogo di lotta contro la dipendenza chimica, – ha detto papa Bergoglio – vorrei abbracciare ciascuno e ciascuna di voi, voi che siete la carne di Cristo, e chiedere che Dio riempia di senso e di ferma speranza il vostro cammino, e anche il mio. Abbracciare. Abbiamo tutti bisogno di imparare ad abbracciare chi è nel bisogno, come san Francesco. Ci sono tante situazioni in Brasile, nel mondo, che chiedono attenzione, cura, amore, come la lotta contro la dipendenza chimica. Spesso, invece, nelle nostre società ciò che prevale è l’egoismo. Quanti “mercanti di morte” che seguono la logica del potere e del denaro ad ogni costo!». La visita all’ospedale ha concluso la impegnativa giornata del Papa, che ha visitato il santuario di Aparecida, alla quale ha anche consacrato il suo pontificato. Prima di congedarsi dal santuario ha dato appuntamento al 2017, quando si celebreranno i 300 anni della immagine della Vergine di Aparecida. L’annuncio ha suscitato l’entusiasmo dei presenti, ma, senza aspettare il 2017, il Brasile, Aparecida e Rio continuano a tributare in queste ore il loro affetto e una accoglienza sempre calda ed entusiasta al primo papa latinoamericano della storia della Chiesa. Subito prima di lasciare il Sao Francisco il Papa ha rivolto un saluto agli italiani in festa a Maracanazinho a Rio con gli immigrati italiani e con i brasiliani figli di italiani, un appuntamento tradizionale di ogni Gmg. «Cari italiani, – ha improvvisato il Papa prima di lasciare l’ospedale Sao Francisco – so che siete riuniti a Maracanazinho insieme a tanti brasiliani figli di italiani per la festa degli italiani. Fidatevi di Cristo, ascoltatelo, seguitelo, è lui la nostra speranza, domani a Copacabana sarà occasione per approfondire questa verità».

Intanto tiratori scelti sono stati dispiegati in queste ore in diversi punti strategici del complesso delle favelas di Manguinhos, a Rio de Janeiro, per la visita del Papa. Ad alcuni abitanti è stato richiesto di non affittare nessuna delle 352 case che si trovano lungo la strada che secondo il programma sarà percorso dal Papa nella Varginha, una delle favela del complesso, che dall’ottobre scorso è stata occupata dagli uomini della polizia militarizzata di Rio. Alcune delle case sono d’altra parte state affittate dagli uomini della polizia federale, precisa la stampa di Rio, ricordando che d’altra parte alcuni alberi della Varginha sono stati tagliati per migliorare la visibilità nell’area. Durante la visita del Pontefice, alcuni elicotteri sorvoleranno infatti l’area. È previsto che Papa entri in una delle sei case che sono state prescelte per la visita dagli organizzatori dell’evento.

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