Flessibilità nei conti, storica vittoria in Europa del governo Pd-Pdl. Ora c’è un varco per lo sviluppo
L’annuncio è arrivato con un tweet di Enrico Letta, ma la vittoria va divisa equamente tra Pd e Pdl, con qualche punta di rivincita per il centrodestra visto che solo qualche giorno fa l’invito di Berlusconi a ridiscutere i vincoli europei era stato giudicato, nel centrosinistra, come un’improvvida invasione di campo. Questa mattina, invece, il Presidente della Commissione Europea, Manuel Barroso ha annunciato a Strasburgo una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come il nostro. Saranno possibili d’ora in avanti investimenti produttivi e per rilanciare la crescita. In pratica saranno concesse deviazioni temporanee al Patto di stabilità che consentiranno «investimenti pubblici produttivi», cofinanziati dalla Ue. «Il Governo italiano raccoglie con grande soddisfazione un risultato importante – ha spiegato in una nota il governo italiano – forse il più importante di tutti nel rapporto con le Istituzioni europee. È il premio alla scommessa del Governo che ha fatto fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica». «Ce l’abbiamo fatta! Commissione Ue annuncia ora ok a più flessibilità per prossimi bilanci per paesi come Italia con conti in ordine», ha annunciato con enfasi su Twitter il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Per il ministro dell’Economia Saccomanni, da Bruxelles arriva “un’ottima notizia, premia il lavoro fatto negli ultimi mesi, che ha tolto un po’ di scetticismo da parte di alcuni”.
Poi sono arrivati i commenti di soddisfazione da Pd e Pdl, nel silenzio dei disfattisti alla Grillo. «Finalmente i burocrati di Bruxelles si sono svegliati. Concedendo più flessibilità per i prossimi bilanci, la Commissione europea ha di fatto ammesso che politiche di solo rigore rischiavano di ammazzare gli Stati membri. Più flessibilità è quindi indispensabile per rilanciare la crescita. L’eurocrazia dannosa e tragica ha fallito. Invertire la rotta è quello che il Pdl chiedeva da tempo», dichiara Maurizio Gasparri (Pdl), vice presidente del Senato. Per Altero Matteoli, la Ue, seppure in ritardo, «condivide l’impostazione che noi abbiamo sempre avanzato come l’unica possibile per provare a uscire dalla crisi infinita. Era l’ora». «Adesso ci aspettiamo che il governo ed in particolare il responsabile dell’Economia prepari una manovra che liberi risorse per la crescita, per lo sviluppo, per creare posti di lavoro, per le infrastrutture, una manovra che con coraggio e determinazione preveda la diminuzione delle tasse», spiega il senatore del Pdl.