Il forcaiolo De Magistris è indagato, ma rimedia la solidarietà solo dal garantista Cicchitto…
«So solo che sono colpevole di un’unica cosa: aver portato la Coppa America a Napoli. Se allora questa è la mia colpa, è inutile che si faccia il processo, condannatemi, perché di questo vado fiero». Luigi de Magistris, ha preso male il passaggio da inquisitore a inquisito. Il sindaco di Napoli ha detto di aver saputo dai giornali di essere tra gli indagati dalla Procura di Napoli nell’inchiesta sull’organizzazione della Coppa America. Il reato ipotizzato dai pm è turbativa d’asta. «Non so – ha aggiunto al Tgr Campania – che tipo di asta potremmo turbare io, Caldoro e Cesaro insieme. Quando ho letto la notizia, ieri – ha riferito il sindaco di Napoli – mi veniva un un po’ da ridere, ma purtroppo è una vicenda seria. Sono una persona per bene ed oggettivamente mi sento ingiuriato da questa ipotesi di accusa». Il più grande dei paradossi è che il pm simbolo dell’Italia manettara si sia passato repentinamente sul fronte dei garantisti. Ed è ancora più singolare che cominci a lamentarsi delle fughe di notizie dalle Procure come facevano coloro che finivano nel tritacarne giudiziario delle sue inchieste.
Ma il record dei paradossi è che da parte dei compagni di partito e di coalizione di De Magistris non si sia levata una sola voce di solidarietà. L’unica nota di solidarietà è arrivata da un fronte insospettabile. «Leggiamo dell’indagine giudiziaria aperta dalla procura di Napoli – dice Fabrizio Cicchitto del Pdl – nei confronti del Presidente della Regione Caldoro, del sindaco di Napoli De Magistris e del Presidente della Provincia Cesaro a proposito della Coppa America e ci permettiamo di osservare che con questo andazzo in Italia sarà impossibile fare alcunché e nessuno prenderà più iniziative che lo mettano a rischio»