India, branco di ubriachi stupra quattro adolescenti in un collegio cristiano

20 Lug 2013 19:27 - di Redazione

Ennesimo episodio di violenza contro le donne in India: quattro ragazzine di un collegio cristiano nello Stato indiano del Jharkhand sono state stuprate da un branco di 25 giovani ubriachi entrati nottetempo nella scuola. Lo riporta il Times of India. Le adolescenti, dai 12 ai 15 anni, si trovavano nel dormitorio della scuola che sorge in una remota area del distretto di Pakur. Gli aggressori, armati di coltelli e sciabole, sono entrati dopo aver immobilizzato i guardiani e sottratto loro i telefonini, raggiungendo le camerate. Gli aggressori sono entrati nelle camerate dove dormivano le ragazze e secondo l’agghiacciante particolare raccontato dal quotidiano, hanno selezionato con una torcia le loro prede e le hanno trascinate fuori dai loro letti. Le hanno portate in un bosco nelle vicinanze e le hanno brutalmente stuprate a turno per due ore lasciandole in fin di vita. Secondo la polizia, i giovani erano sotto l’effetto di alcol o di droghe. Le ragazze sono ricoverate in gravi condizioni per le lesioni interne e per le ferite causate dalle percosse. Il collegio si trova in una zona molto isolata e nessuno ha potuto sentire le grida di aiuto delle compagne. La polizia è stata informata soltanto a tarda notte dell’incidente quando gli stupratori erano ormai lontani. Finora nessuno è stato arrestato. Lo Stato del Jharkhand, una delle roccaforti dei maoisti, è noto per le numerose comunità tribali che si sono convertite al cristianesimo. Di recente in India si è registrata una escalation di violenze contro le donne sia nelle metropoli che nelle aree rurali. Dopo il clamoroso caso di Nirbhaya, la studentessa di New Delhi, morta per il brutale stupro di gruppo a dicembre su un autobus, è anche cresciuta l’attenzione dei media indiani nei confronti di un crimine che prima era largamente ignorato o coperto da tabù.

Intanto un tribunale indiano ha condannato all’ergastolo sei uomini accusati di aver stuprato una turista svizzera lo scorso 15 marzo nello Stato del Madhya Pradesh. Pronunciando il verdetto, il giudice di un tribunale speciale del distretto di Datia, Jitendra Kumar Sharma, ha anche imposto un’ammenda di 10 mila rupie (128 euro) a testa. I sei condannati, che hanno un’età compresa tra 20 e 30 anni, sono residenti di un villaggio vicino al bosco dove la ragazza di 39 anni insieme al suo compagno aveva montato la tenda per trascorrere la notte. La coppia era impegnata in un avventuroso giro dell’India in bicicletta ed era diretta ad Agra, la città del celebre monumento del Taj Mahal. Dopo aver immobilizzato l’uomo, i giovani hanno stuprato a turno la turista e sono poi fuggiti rubando la macchina fotografica e altro materiale che è poi stato trovato dalla polizia a casa dei sospetti. Il processo si è svolto per direttissima. Pochi giorni fa, come si ricorderà, una suora cattolica di 28 anni aveva subito un’analoga aggressione. La religiosa era stata violentata per una settimana da un gruppo, di cui faceva parte anche un cugino, nell’Orissa. In base alla testimonianza rilasciata alla polizia, la suora – che vive a Chennai (Tamil Nadu) dove sta finendo gli studi al college – è stata tratta in inganno dai suoi aggressori che, facendole credere che sua madre fosse molto malata, si sono offerti di accompagnarla a farle visita in un altro villaggio. Con la complicità di un suo cugino, la giovane religiosa è stata condotta in un luogo non ancora identificato e stuprata per una settimana dal branco. Riuscita miracolosamente a scappare dai suoi aguzzini, la suora ha sporto denuncia.

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