L’ultima idea del Pd: Berlusconi vuol restare in Parlamento? Allora venda Mediaset entro l’anno…
Una via d’uscita possibile per non mettere a rischio il futuro del governo, ma anche per evitare nuove spaccature nel Pd. È quella che stanno cercando il capogruppo dei Democratici Zanda e il senatore Mucchetti per uscire dall’impasse del voto sull’ineleggibilità di Berlusconi: i due sono i primi firmatari di un disegno di legge per superare la legge 361 del 30 marzo 1957, con l’obiettivo di sostituire il principio di ineleggibilità con quello di incompatibilità. In questo modo a Berlusconi sarebbe consentito di mantenere la carica di senatore ma a condizione di rinunciare al controllo sulle sue aziende. Nel testo, sottoscritto da altri 23 colleghi del Pd, “la principale novità – scrive il primo firmatario Mucchetti – è rappresentata dalla proposta di qualificare come cause di incompatibilità le situazioni finora definite come cause di ineleggibilità dall’articolo 10 della legge”. Con le nuove norme, la Giunta delle Elezioni, invece di dover decidere sull’eventuale ineleggibilità del Cavaliere, che porterebbe alla decadenza immediata dal seggio, dovrebbe valutare una eventuale incompatibilità, consentendo a Berlusconi la scelta di rimuovere la causa senza rinuciare all’ufficio parlamentare, nel tempo di un anno, oltre il quale il parlamentare inadempiente decade. Dunque, il Cavaliere avrebbe un anno per vendere l’azienda “a soggetti senza rapporti azionari nè professionali con il venditore e comunque a soggetti diversi dal coniuge, dal convivente more uxorio e dai parenti fino al quarto grado e affini fino al secondo grado, nonché a soggetti diversi dagli amministratori delle società”. Perché un Berlusconi senza tv fa un po’ meno paura.