Per i Cinquestelle è il “Restitution day”: mega-assegno srotolato davanti a Montecitorio
Arriva il momento dell’ “orgoglio” grillino, anche se Grillo è assente. I Parlamentari del M5S all’esterno di Montecitorio (diretta streaming) srotolano il mega-assegno del “Restitution Day”: oltre un milione e mezzo di euro (più precisamente 1.569.951,45 euro) è la cifra che i parlamentari del M5S “restituiscono” ai cittadini. La cifra – che copre gli stipendi dei parlamentari da marzo a fine maggio – torna nella casse dello Stato. Una somma ricavata dalle indennità parlamentari e dalla parte di diaria non rendicontata. Il grande assente, Grillo, su twitter non si frena: «Stiamo scrivendo la storia!». «Questi soldi andranno in un fondo per l’ammortamento del debito pubblico», dicono i parlamentari . L’assegno è firmato dai capigruppo M5S di Camera e Senato, Nuti e Morra. Il primo usa toni enfatici: «È la prima volta nella storia della Repubblica che dei deputati restituiscono dei soldi». I soldi per i rimborsi elettorali, pari a circa 42 milioni di euro, sono già stati restituiti. Iniziativa non proprio nuovissima: in passato già i Radicali restituirono ai cittadini i soldi del finanziamento pubblico. La questione della restituzione della diaria nei mesi scorsi ha spaccato i Cinque Stelle. Il regolamento del movimento prima delle elezioni stabiliva che i parlamentari avrebbero dovuto a rinunciare a metà della loro indennità netta (2.500 euro invece che 5.000), ma avrebbero potuto tenere tutto il resto (cioè diaria e rimborsi vari: la parte più consistente dello stipendio parlamentare). Che in sintesi, significava una rinuncia a 2.500 euro su un totale di 11-13 mila euro. A metà maggio le cose sono cambiate e il movimento ha modificato il suo stesso regolamento. È passata di fatto la linea integralista di Beppe Grillo.