Possibile prescrizione per Berlusconi, ma la Cassazione fissa un’udienza a tempo di record per incastrarlo
La mattina arriva l’indiscrezione del Corriere, che spiega come mezzo processo Mediaset si potrebbe prescrivere a settembre scatenando una serie di effetti collaterali: da un nuovo Appello chiesto dalla Cassazione per il ricalcolo della pena all’allontanamento dell’interdizione dell’ex premier dalla politica. Una buona notizia per il Cavaliere, ma già all’ora di pranzo c’è la risposta dei giudici: udienza sul ricorso fissata in tempi record per il 30 luglio in Cassazione, con una corsia preferenziale che non s’era vista manco in autostrada a Ferragosto per portare l’acqua ai bambini bloccati sotto al sole.
La reazione della “nuova” difesa di Berlusconi è piccata: «Non ho mai visto un’udienza fissata con questa velocità: sono esterrefatto, sorpreso e amareggiato perché in questo modo si comprimono i diritti della difesa», si infuria Franco Coppi, legale di Berlusconi incaricato di seguirlo in terzo grado. «Evidentemente – ha aggiunto Coppi – in questo modo la Cassazione ha voluto rispondere a chi paventava i rischi della prescrizione intermedia di questo processo, ma di casi come questo se ne vedono abitualmente molti altri e la Suprema Corte si limita a rideterminare la pena nel caso in cui, prima del verdetto definitivo, sia intervenuta la prescrizione per una parte dei reati». «Questa è una fissazione che cade proprio tra capo e collo – ha detto ancora il difensore dell’ex premier – e ora, noi difensori, dovremo fare in 20 giorni quello che pensavamo di fare con maggior respiro. Ci batteremo comunque per ottenere l’annullamento con rinvio della sentenza di condanna inflitta a Silvio Berlusconi», ha concluso Coppi.
La Cassazione dovrà decidere se confermare o meno la sentenza con cui la Corte d’appello di Milano, l’8 maggio scorso, ha condannato il leader del Pdl a 4 anni di reclusione e all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per il reato di frode fiscale.