Aggredito da tre rumeni con calci e pugni a Roma: non fa più notizia perché adesso c’è Ignazio Marino…

8 Ago 2013 17:03 - di Gabriele Farro

Restano ancora lì, a disposizione di chiunque, le cronache che descrivevano la “Roma violenta” di Alemanno, una città che – a detta della stampa “amica” della sinistra – aveva raggiunto il punto di non ritorno a causa del sindaco. Qualsiasi aggressione, qualsiasi fatto accaduto anche tra le mura domestiche tra moglie e marito, veniva addossato alla responsabilità politica del centrodestra con furbi titoli sparati sulle prime pagine. Ora invece una selvaggia aggressione non fa più notizia perché non c’è un Alemanno da colpevolizzare e soprattutto c’è un Ignazio Marino da trattare con i guanti e custodire tra morbidi cuscini. Questi i fatti: un’auto con tre rumeni ubriachi e senza patente si è schiantata ad alta velocità con un veicolo che procedeva nell’altra corsia, in zona Prenestino, alla periferia di Roma. L’impatto è stato notevole ma i tre non si sono “accontentati” dello scontro, sono scesi dall’auto e si sono diretti verso il conducente dell’altra vettura che nel frattempo stava chiamando i soccorsi, gli hanno strappato il telefono dalle mani e l’hanno picchiato con calci e pugni al volto, lasciandolo agonizzante a terra e fuggendo a piedi. Nel frattempo la Sala Operativa della Questura ha inviato una pattuglia in zona per ricercare gli aggressori. In breve tempo una Volante ha individuato i tre malviventi, che hanno dapprima cercato di nascondersi, ma, vistisi scoperti, hanno tentato di nuovo la fuga spintonando gli agenti che cercavano di bloccarli. L’auto sulla quale viaggiavano è intestata a un cittadino rumeno, estraneo ai fatti, che risulta avere oltre cinquecento veicoli intestati a suo nome. I tre sono stati arrestati con l’accusa di lesioni gravi, per aver provocato la frattura della mandibola all’aggredito, e resistenza a pubblico ufficiale. Al di là dell’episodio di violenza, resta il nodo del rumeno che ha oltre cinquecento veicoli intestati a suo nome: qualcosa non quadra, a meno che non si tratti di un nuovo Rockfeller o un nuovo Bill Gates. Intanto Marino tace e pensa a farsi pubblicità chiudendo per qualche ora l’aria condizionata nell’aula del Campidoglio.

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