Ecco perché Epifani & C. vogliono “eliminare” il Cav: il Pdl è al 27,9% mentre il Pd è sceso al 24%

30 Ago 2013 13:56 - di Fulvio Carro

La condanna di Berlusconi, le motivazioni della sentenza, la campagna di fango condotta da alcuni giornali di sinistra non sono bastate. Nel Pd cresce la tensione perché circolano sondaggi negativi: se si andasse alle elezioni sarebbe una partita difficile, anzi difficilissima. Ed è una delle ragione per cui i vari Epifani sono in trincea e spingono per la decadenza di Berlusconi, Rispetto alle elezioni politiche del 24-25 febbraio in cui aveva raccolto il 21,6 percento dei consensi, il Pdl è infatti cresciuto di oltre 6 punti attestandosi oggi primo partito nelle intenzioni di voto con il 27,9 per cento. Perde invece quasi un punto e mezzo il Pd, che dal 25,4 percento registrato alle politiche scende al 24 percento. In calo anche il Movimento 5 Stelle, che dal 25,5 percento scivola al 20,1 percento. Questi dati emergono da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà (Rai Tre). Cresce di oltre 3 punti Sel, oggi al 6,6 percento contro il 3,2 percento di sei mesi fa. Sale di un punto la Lega Nord, che si attesta al 5,1 percento. Scelta Civica scende al 4,5 percento. Dal voto del 24-25 febbraio perde l’Udc (dall’1,8 all’1,2 percento). Inoltre, secondo il 70 percento degli italiani Berlusconi dovrebbe lasciar proseguire l’azione di governo. Ad esserne convinta è un’ampia fascia dell’elettorato di centrosinistra (87%) e il 68 percento del Movimento 5 Stelle. Favorevole a far continuare l’esecutivo è anche oltre la metà degli elettori di centrodestra (53%), contro il 39 percento di questo stesso elettorato che auspicherebbe invece l’apertura di una crisi di governo.

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