Epifani fa l’incendiario: attacca Berlusconi per far cadere il governo. Il Pdl gli chiede di smetterla

7 Ago 2013 14:42 - di Redazione

C’è chi lavora per la stabilità la mattina, come Enrico Letta, e chi, come Penelope-Epifani, si diverte a sfilare la tela di notte con un effluvio di dichiarazioni provocatorie, quasi sempre orientate sull’ossessione berlusconiana. «Per lui non vedo altra possibilità che prendere atto della sentenza e degli effetti che produce, non ci sono strade», ha ribadito anche oggi, dalle colonne del Corriere della Sera, il segretario-traghettatore del Pd, che racconta che “gira un video di Berlusconi giovane che dice che, quando uno fosse condannato per evasione fiscale, deve fare un passo indietro”. L’invito al Cav, dunque, è a farsi da parte, come fosse uno qualsiasi. Anche sulla stabilità del governo, Epifani torna sul chiodo fisso: «Il principio di legalità in uno stato democratico viene prima di qualsiasi valutazione politica», aggiunge Epifani, che poi ammette che le cose che sta facendo il governo “sono tutte buone” anche se “piccole cose”, sminuisce subito. Riguardo alla bufera sul giudice Esposito, riflette: «È meglio il riserbo per chi ha una funzione di giudice, anche se dall’altra parte sono arrivati attacchi non accettabili».

Parole che alle orecchie del Pdl suonano come inutili e irritanti provocazioni. «Epifani afferma nella sua intervista che il logoramento del governo è un rischio che il paese non può permettersi e poi contraddittoriamente con questo assunto dà un contributo proprio a questo logoramento in due modi: in primo luogo sembra ignorare che l’altro partito che sostiene il governo è il Pdl il cui leader notoriamente è Berlusconi il quale, da anni è sottoposto ad un attacco giudiziario di inusitata violenza. Epifani sapeva benissimo tutte queste cose anche prima di fare l’intesa, per cui adesso il suo, nel migliore dei casi, è un esercizio di ipocrisia e di rimozione», attacca Fabrizio Cicchitto. «Le dichiarazioni di Epifani tendono a incendiare il clima politico nel momento in cui bisognerebbe rasserenare il clima. Non è una provocazione ma quasi. Non abbiamo bisogno lezioni da parte da nessuno», rilancia il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani.

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