“Fuori Equitalia da Roma”, blitz davanti alla sede. Angelilli: ignorata la voce dei cittadini
“Fuori Equitalia da Roma” è il testo del maxi-striscione srotolato questa mattina davanti a una sede di Equitalia della capitale. A ideare il blitz l’europarlamentare Roberta Angelilli e i ragazzi del Movimento di Francoforte. Accanto allo striscione anche una sagoma del sindaco, Ignazio Marino, con in mano un cartello bianco con un ironico messaggio: “Daje con Equitalia a Roma”. «Questo è un modo goliardico per contestare la decisione del neo-sindaco di voler mantenere il rapporto tra Equitalia e Roma Capitale», spiega Roberta Angelilli. Il linguaggio è slang ma l’appello è serio e chiede al primo cittadino di rispettare il volere dei romani e di fare un passo indietro: “Marino ripensaci, hai ignorato la voce dei cittadini”. «I romani – continua la parlamentare europea – non vogliono più un sistema di riscossione dei tributi targato Equitalia e l’hanno espresso chiaramente. Annullando la delibera 180, adottata dalla Giunta Alemanno, la nuova giunta ha dimostrato palesemente incapacità di ascolto delle istanze della città e dei cittadini». Sono stati infatti circa 30mila (88 per cento) i romani che hanno votato per l’uscita di Roma da Equitalia rispondendo al referendum on line promosso dall’ex sindaco. Altri 4mila (11,9 per cento) hanno invece scelto la riscossione coatta dei tributi tramite una società individuata attraverso una gara a evidenza pubblica. Rispettando la volontà popolare il 2 maggio la giunta capitolina aveva votato la delibera per far uscire dal primo luglio Roma da Equitalia e per l’internalizzazione del servizio stabilendo anche la costituzione di un Comitato etico che esaminerà le istanze. «Con il nuovo metodo di riscossione – aveva spiegato Alemanno – facciamo in modo che venga fatta con criteri di intelligenza e di economicità: vogliamo far pagare tutte le persone che possono e non quelli che per pagare le nostre tasse vanno sul lastrico o chiudono le imprese». Una decisione che il nuovo sindaco ha annulato in barba alle più elementari regole di democrazia.«In questo momento di grande difficoltà – ha concluso Angelilli alla testa del sit-in – occorre un sistema più equo e soprattutto più giusto e che sappia anche umanamente valutare le situazioni più critiche, ascoltando e comprendendo le difficoltà dei cittadini e delle imprese. Quello di oggi è stato solo il primo appuntamento di una mobilitazione capillare affinché finalmente si metta la parola fine al rapporto tra Equitalia e Roma».
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