Imu, la trattativa va avanti. Il Pd insiste: le priorità sono altre ma non stiamo cercando di fare nuove maggioranze
In attesa del Consiglio dei ministri di mercoledì sul destino della rata di dicembre dell’Imu, Pd e Pdl sono ancora divisi da una somma di due miliardi di euro. Angelino Alfano incontra Saccomanni e Brunetta e all’uscita twitta: «Incontro costruttivo». All’incontro ristretto si è discusso del taglio dell’Imu. Il vicepresidente del Consiglio, ha quindi voluto testimoniare del felice proseguimento delle trattative con il ministro dell’Economia Saccomanni e il capogruppo Pdl alla Camera, Brunetta. Proprio quest’ultimo ha più volte polemizzato con il titolare dell’Economia sul tema: «Non ho avuto alcun testo da parte di Saccomanni, sono passati tre mesi e mezzo, non credo che sia buon modo di procedere da parte del governo. Non esiste alcuna proposta del ministro. Come dirsi ottimisti o pessimisti di fronte al nulla?», aveva ribadito anche martedì mattina. Ma il Pd è in fribillazione, la riunione tra Brunetta e Saccomani provoca il malumore di Guglielmo Epifani che subito mette i paletti: «Non accettiamo ultimatum. È anche interesse nostro riformare l’Imu ma non c’è solo l’Imu». Il segretario del Pd precisa peraltro che il Pd «non sta valutando nessuna nuova maggioranza. Stiamo cercando di fare le cose che il Paese chiede. Il governo non rischia se fa le cose fatte bene per il Paese e se tutti usano la testa. Se invece si usano ideologismi o altro, non si fa un buon servizio al Paese». Dal canto suo, il ministro Zanonato, al termine dell’incontro nella sede del Pd tra il segretario Epifani e i ministri dem sul tema dell’Imu ha subito chiarito che «non c’è nessuna ipotesi» di aumentare altre accise per cancellare l’imposta sugli immobili. Mentre il viceministro dell’Economia Stefano Fassina puntualizza: «Bisogna evitare di fare operazioni che spostano da una parte all’altra il carico fiscale soprattutto quando l’intervento può avere effetti regressivi». E lasciare salire l’Iva per cancellare l’Imu (con le famiglie che spenderebbero «più di quanto risparmiato») «potrebbe far gridare a qualcuno che ha vinto ma poi a pagare sarebbero gli italiani». In questo quadro, per Fassina, «dove ci sono altre priorità», dai disoccupati agli esodati, «un intervento generalizzato che togliesse l’Imu anche a uno come me che la può pagare sarebbe un’ingiustizia».