Iniziato ad Arcore il super-vertice del Pdl per decidere come respingere il tentativo di eliminare il Cavaliere
È iniziato verso le 14 il mega-vertice Pdl di Arcore voluto da Silvio Berlusconi. A villa san Martino il Cavaliere ha riunito tutto lo stato maggiore del Pdl, ministri compresi, per confrontarsi sulla strategia in vista della riunione del 9 settembre della Giunta del Senato chiamata a decidere sulla decadenza del Cavaliere. Fra gli ultimi ad arrivare, per quanto è stato possibile vedere oltre i finestrini oscurati delle auto, il capogruppo al Senato Renato Schifani, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il presidente della Commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto. Sono alcune decine, all’esterno, i giornalisti, operatori tv e fotografi in attesa degli esiti del vertice. Una manciata, invece, i curiosi di Arcore che stazionano di fronte al cancello principale di Villa San Martino. Tre i sostenitori del leader del Pdl arrivati ad Arcore per incitarlo ”a resistere”: fra questi l’autore di una “Bibbia di Arcore”, che racconta la vita politica di Berlusconi alla maniera delle Sacre Scritture, e un militante di Osimo (Ancona) che mostra alle telecamere un cartello con la scritta “Per Silvio la grazia di Dio, come sempre, elezioni subito”. L’ultimo ha anche appeso una bandiera di Forza Italia al tronco di un albero. «A Berlusconi dirò di seguire insieme una linea in difesa delle sue ragioni che sono anche le ragioni dello stato di diritto e della resistenza ad un settore della magistratura che fa politica ma anche di provarle tutte sul terreno del senso di responsabilità proprio di una personalità che ha la sua storia di uomo di governo», annuncia Fabrizio Cicchitto (Pdl). «Le elezioni anticipate potrebbero derivare solo da un autentico dramma politico costituito da una scelta del Pd in Giunta delle elezioni fatta nei termini che sostiene il senatore Casson, cioé una sorta di commissione che applica una specie di bollino ai deliberati della magistratura».