No-Tav, scattano gli obblighi di dimora. Tra gli indagati il “giovane” che chiamava «pecorella» un carabiniere
Il gip Massimo Scarabello ha disposto, su richiesta dei pm Padalino e Rinaudo, quattro obblighi di dimora nei Comuni di residenza per quattro dei sei No Tav indagati che bloccarono un camionista olandese. La notte tra l’1 e il 2 agosto il tir venne fermato e al conducente venne chiesto di mostrare i documenti di viaggio. Alcuni attivisti bucaronoßuno pneumatico del mezzo, che ritenevano trasportasse una parte della ‘talpa’ destinata al cantiere di Chiomonte (Torino). In realtà era diretto in Francia. Fra gli attivisti No Tav indagati per l’aggressione a un camionista olandese c’è anche il giovane che il 28 febbraio 2012, durante un blocco stradale in Valle di Susa, venne filmato da una troupe televisiva mentre provocava un carabiniere chiedendogli se fosse una «pecorella». È Marco Bruno, 29 anni, di Giaveno (Torino). Il video trovò ampia diffusione nei media nazionali. Il carabiniere ricevette un encomio dal comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, per «la fermezza e la compostezza professionale». Per quell’episodio Marco Bruno è finito sotto inchiesta per oltraggio a pubblico ufficiale. La nuova contestazione si riferisce a fatti avvenuti nella notte fra l’1 e il 2 agosto quando, sull’autostrada del Frejus, un camion guidato da un autotrasportatore olandese e diretto verso il confine con la Francia venne bloccato da alcune decine di dimostranti: si sospettava che stesse trasportando parti della cosiddetta “talpa” (il macchinario che deve scavare un tunnel nel cantiere Tav di Chiomonte). Il camionista, in seguito, denunciò che fu costretto a mostrare i documenti di viaggio, che qualcuno squarciò una gomma del mezzo, e che riuscì a ripartire solo dopo più di mezz’ora. Nei loro siti di riferimento i No Tav contestano questa ricostruzione dei fatti e affermano che Marco Bruno nella notte fra l’1 e il 2 agosto era in Sicilia: per dimostrarlo viene pubblicata la riproduzione fotografica di un biglietto (datato 31 luglio) di una nave della linea Genova-Palermo.