Tragicommedia: sulla manifestazione pro-Cav si muove la Procura (e Marino sghignazza)
Ora Ignazio Marino sarà sicuramente contento e saltellerà sui pedali della sua bicicletta. Il sindaco sognatore ha realizzato un altro sogno: la procura di Roma ha aperto un fascicolo, ipotizzando il reato di danneggiamento, in relazione al sit-in a favore di Berlusconi di domenica scorsa in via del Plebiscito. Sì, proprio così. Alla manifestazione sotto Palazzo Grazioli non è accaduto nulla, ma le migliaia di persone giunte per dare la solidarietà a Berlusconi hanno provocato una crisi di nervi a tutta la sinistra che ha iniziato con la storia dell’autorizzazione per il palco, ha continuato con le denunce per poi avere in regalo lo zuccherino dell’inchiesta, grazie proprio allo sgomitamento di Marino. Tutto questo farebbe sorridere se non fosse politicamente tragico, visto che – specialmente a Roma – ci sono stati cortei violenti con cassonetti bruciati, vetrine dei negozi in frantumi, le camionette della polizia in fiamme dopo essere state colpite dalle molotov dei bravi ragazzi dei centri sociali, scontri con le forze dell’ordine. E la sinistra non ha mai detto una parola. Adesso, invece, di fronte a una iniziativa che più pacifica non si può, sembra che sia accaduto il finimondo e si muove persino la Procura. «È la tragedia di un uomo ridicolo – ha detto Maurizio Gasparri – auguro a Marino di non doversi mai trovare ad affrontare manifestazioni violente. Marino ha rotto… lo stesso giorno l’ho visto che andava in bici accompagnato dai due vigili che con gli occhi mi chiedevano solidarietà. Lo stesso giorno la segnaletica di Via del Plebiscito è stata rimessa a posto. Non posso pensare che la Procura di Roma si occupi di vicende come questa…».