Atreju, alle 17 il duello di fuoco sulla giustizia tra Facci e Travaglio. Atteso un videomessaggio di Berlusconi
Con il “Processo alla Giustizia italiana” (la nuova formula scelta dagli organizzatori) entra nel vivo la quindicesima edizione di Atreju, dal titolo “La terza guerra. Grande Finanza contro Popoli”, in corso al Parco del Celio affacciato sul Colosseo. Un confronto che si preannuncia di fuoco (ore 17) tra il rappresentante dell’accusa, Filippo Facci editorialista di Libero, e Marco Travaglio, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano , in qualità di difensore. Tra i testimoni il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli e il giornalista Antonello Piroso. Invitato come test d’eccezione, Silvio Berlusconi dovrebbe partecipare con un videomessaggio molto atteso dal pubblico e dalla stampa a pochi giorni dal voto al Senato sulla decadenza. L’ultimo faccia a faccia tra due giornalisti che non se le mandano a dire e si beccano quasi quotidianamente risale allo scorso maggio a Perugia, in occasione del Festival del Giornalismo, e finì con un panino scagliato dall’editorialista di Libero contro il velenoso Travaglio. Fiato sospeso, insomma, per il match dei match in scena a una festa “di parte, non di partito”, come ha spiegato Giorgia Meloni, perché «Atreju è da sempre uno spazio libero, anticonformista, un laboratorio culturale». Dopo il processo al sistema giudiziario, il fitto calendario di eventi, che si concluderà domenica con un provocatorio incontro sulla “Cosa Vera” (per un centrodestra a testa alta), prosegue con “La tela di Penelope delle riforme costituzionali” (ore 18,30) con Gaetano Quagliariello, Ignazio La Russa, Nicola Latorre, Maurizio Belpietro e Luca Telese. Non solo politica e attualità. Per la sezione il caffè letterario oggi alle 15,30 si terrà la presentazione in anteprima del libro Fronte della della Gioventù di Alessandro Amorese, con Basilio Catanoso, Peppe Scopelliti, Marco Valle, Roberto Menia, Giampiero Cannell e Francesco Lollobrigida. Alle 21 sarà la volta del concerto degli Aurora, una delle band di musica alternativa più amate dalla destra under trenta.
Ieri la tradizionale kermesse intitolata al protagonista della storia infinita che combatte l’esercito del nulla ha visto protagonista sul palco la Terza Guerra, quella che si combatte tra la grande finanza internazionale e i popoli. Protagonisti Giudo Crosetto, coordinatore dei Fratelli d’Italia, Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, Ivan Malavasi, presidente Rete Imprese Italia e Alessandro Sallusti. «Quando penso alle imprese in Italia – ha detto Crosetto – penso a un naufrago in mezzo al mare. Ogni giorno vedo chiudere centinaia di piccole e medie imprese. Stiamo parlando di aziende vessate da una finanza lontana dalle esigenze del Paese e dei cittadini, che ogni giorno chiudono impoverendo le nostre vite e le nostre famiglie. Una ricchezza che difficilmente recupereremo se non si cambia rotta». Da qui la proposta di separare le banche tradizionali da quelle d’affari, «perché le banche sono e devono essere il supporto alla crescita delle imprese». Le guerre finanziarie hanno sempre delle parole d’ordine. «ieri era spread, oggi è stabilità. Ma la stabilità a quanto pare è quella degli interessi di parte e mai quella dei cittadini», ha detto il direttore del Il Giornale che ha alzato il dito contro l’oligarchia finanziaria che priva i giovani del loro futuro. E ha deliziato i ragazzi di Atreju arrivati da tutta Italia con aneddoti personali sulla grazia ricevuta da Napolitano. «Il nostro Paese deve cambiare registro, deve ritrovare una crescita non da prefisso telefonico», ha chiuso il confronto Squinzi, ribadendo le proposte che Confindustria ha portato all’attenzione del governo e invitando le parti sociali a dare il loro contributo. Domani mattina appuntamento clou con “L’Italia che vorrei. Verso le primarie del centrodestra” che vedrà la partecipazione di Giorgia Meloni, patron della festa, Flavio Tosi e Raffaele Fitto. Tutta la manifestazione è visibile in diretta streaming sul sito Atreju.tv