Decadenza di Berlusconi, alle 15 il via. Alfano: «Il Pd non ceda al “sogno” della spallata giudiziaria…»

9 Set 2013 9:56 - di Redazione

«Oggi forse a sinistra vedono materializzarsi il sogno della cancellazione per via giudiziaria dalla scena politica del leader che loro hanno sempre contrastato e vogliono evitare che questo sogno non si avveri». Nel giorno in cui la giunta per le elezioni inizia a discutere al Senato della decadenza di Berlusconi, il vicepremier e segretario del Pdl Angelino Alfano interviene a “La telefonata di Belpietro”, su Canale 5, con toni categorici. Il governo cade in caso di decadenza di Silvio Berlusconi? «Non è una questione sulla quale voglio rispondere stamattina perché ho già risposto e abbiamo tutti già risposto», spiega Alfano. «Dirlo questa mattina sarebbe letto da chi vuol far precipitare le cose in Giunta come una provocazione, preferisco non rispondere anche se noi abbiamo le idee molto chiare», aggiunge il segretario del Pdl, intenzionato a chiedere il rinvio della discussione. «Mi pare evidente che qualcuno vuole usare la legge Severino contro Berlusconi. Qui stiamo parlando dell’applicabilità al passato della legge non della sua applicabilità al futuro. Il tema della costituzionalità o meno della Severino riguarda specificamente il tema della sua applicabilità al passato. Noi chiediamo alla commissione di sfuggire alla logica di centrodestra e centrosinistra», ha aggiunto Alfano. Anche dal ministro Gaetano Quagliariello arriva un appello al buon senso. «È proprio anche degli uomini onesti, come diceva Gaetano Salvemini, avere pregiudizi. Ed è normale che anche gli esponenti del Pd ne abbiano dopo vent’anni di bipolarismo rusticano. Chiedo a loro, a tutti i membri della giunta del Senato, di essere disposti a superarli, ascoltando con onestà intellettuale la relazione di Andrea Augello, che è un relatore super partes», dice il ministro per le Riforme.

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